Il Tribunale federale festeggia i 150 anni

In serata la cerimonia ufficiale. Previsto l'arrivo di un gran numero di ospiti provenienti anche dall'estero
LOSANNA - Oggi il Tribunale federale (TF) celebra il suo 150° anniversario quale corte suprema permanente. In serata si terrà la cerimonia ufficiale con l'arrivo di un gran numero di ospiti anche dall'estero. Sarà il Consigliere federale Beat Jans a fare gli onori di casa.
Dopo questa cerimonia ufficiale, a settembre il tribunale aprirà le porte al pubblico. Ecco un breve excursus storico dell'istituzione e del suo funzionamento.
ORIGINI MODESTE: il TF nasce dopo l'accettazione, nel 1874, della revisione totale della Costituzione. Incarnando il principio della separazione dei poteri - esecutivo, legislativo e giudiziario - sostituisce una corte federale con giurisdizione limitata, istituita dalla Costituzione del 1848. Questa prima corte federale, discreta e itinerante, si riuniva solo caso per caso.
SERIE DI TRASLOCHI: nel 1875 si trasferisce definitivamente a Losanna. Inizialmente ha sede nell'ex casinò di Derrière-Bourg, prima di spostarsi nel 1887 in un edificio appositamente costruito sulla spianata del Montbenon - questo edificio neorinascimentale ospita oggi il Tribunale distrettuale. Nuovo trasloco nel 1927, quando il TF si trasferisce nell'attuale imponente edificio neoclassico nel parco di Mon Repos.
ANNESSO A LUCERNA: nel 2007, l'ex Tribunale federale delle assicurazioni di Lucerna entra a far parte del TF. Nel 2025 l'istituzione dispone di due corti di diritto civile, quattro di diritto pubblico e due di diritto penale. La terza e quarta corte di diritto pubblico occupano l'ex edificio della Compagnia Ferroviaria del Gottardo, a Lucerna.
SOVRACCARICO DI LAVORO: il TF è dotato all'inizio di nove giudici e due cancellieri - all'epoca non esisteva né Codice civile né Codice penale federale e i compiti della Confederazione erano limitati - e da allora ha continuato a crescere. Oggi, a Losanna e Lucerna lavorano 40 giudici e circa 375 dipendenti, tra cui 175 cancellieri. Trattando circa 8000 casi all'anno, il TF è cronicamente sovraccarico di lavoro. In diverse occasioni sono state prese in considerazione limitazioni al diritto di appello.
COMPETENZE: il TF può essere chiamato in causa da qualsiasi cittadino o azienda. In particolare, accoglie i ricorsi contro le sentenze dei tribunali cantonali, del Tribunale penale federale (TPF), del Tribunale amministrativo federale (TAF) e del Tribunale federale dei brevetti. I ricorrenti possono invocare una violazione della legge federale o dei diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione e dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo.
PROCEDURA UNICA: a seconda dell'importanza del caso, le corti si riuniscono con uno, tre o cinque giudici. In linea di massima, le decisioni vengono prese per via circolare e comunicate per iscritto. Le corti si riuniscono per un'udienza solo in caso di disaccordo tra i giudici o su richiesta. Questa procedura, che consente al pubblico di assistere alle discussioni e alle votazioni dei membri di una corte suprema, è probabilmente unica al mondo.
AUTORITÀ INTERNAZIONALE: il TF è anche l'autorità di appello per le decisioni del Tribunale arbitrale dello sport (TAS), anch'esso con sede a Losanna, in particolare per i casi di doping e i trasferimenti. Data l'importanza della Svizzera nell'ambito dell'arbitrato internazionale, il TF viene spesso incaricato di dirimere controversie tra società o Stati esteri.
PARITÀ...: In quanto corte suprema, il TF è stato chiamato a prendere alcune decisioni storiche. Nel 1885 ha riconosciuto per la prima volta il principio della buona fede. Nel 1887, i giudici hanno respinto il ricorso di Emilie Kempin-Spyri, la prima donna con un dottorato in legge, che invocava la parità per rappresentare il marito in tribunale.
DIRITTI : in una celebre sentenza del 27 novembre 1990, il TF ha chiesto al canton Appenzello interno di introdurre il diritto di voto alle donne nella Landsgemeinde. Il cantone non ha contestato tale decisione. Nel 2024, ha inoltre stabilito che un medico che ha prescritto un prodotto letale a un'ottuagenaria sana che desiderava porre fine alla sua vita non ha violato la legge. Nello stesso anno, i giudici federali hanno confermato la condanna di un uomo per discriminazione e incitamento all'odio per commenti omofobi.