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«Per i giovanissimi l'istituto è spesso più duro del carcere»

Secondo gli esperti, il periodo di detenzione o isolamento deve essere il più breve possibile. Anche nel caso del tragico e toccante delitto di Berikon.
20min/Daniel Krähenbühl
«Per i giovanissimi l'istituto è spesso più duro del carcere»
Secondo gli esperti, il periodo di detenzione o isolamento deve essere il più breve possibile. Anche nel caso del tragico e toccante delitto di Berikon.

BERIKON (AG) - «Rinchiudetela per sempre in galera», «si merita almeno 20 anni di prigione», «non fatela uscire mai più». Sono i commenti più frequenti comparsi sui social in relazione alla 14enne accusata del delitto avvenuto a Berikon, nel canton Argovia.

Il diritto penale minorile - Il magistrato dei minorenni è competente per la conduzione di procedimenti penali contro minori di età compresa tra 10 e 18 anni. I bambini sotto i 10 anni non sono soggetti al diritto penale minorile; se tali minori commettono reati, sono applicabili solo provvedimenti di tipo tutorio.

Le ipotesi di pena - Per quanto riguarda la pena, secondo Patrik Killer, presidente della società svizzera di diritto penale minorile, la giovanissima potrebbe essere costretta a seguire una terapia ambulatoriale o essere destinata a un centro chiuso per minorenni anche fino al compimento dei 25 anni.

«Peggio della prigione» - «Non è raro - spiega Killer - che i minorenni trovino questo tipo di misura più dura di una qualsiasi pena detentiva. La terapia e lo stretto contatto con gli assistenti sociali non vengono percepiti come semplici. Per alcuni, il continuo parlare e riflettere su quanto accaduto è peggio che stare in prigione».

«Detenzione il più breve possibile» - Secondo lo psicologo forense Lorenz Imbach, se il rischio di recidiva è basso, i giovanissimi dovrebbero uscire il prima possibile dagli istituti chiusi per minorenni. «La durata della detenzione dovrebbe essere breve. Al contempo, è necessario creare un ambiente positivo per lo sviluppo della personalità dell’imputato».

La posizione della procura argoviese - Adrian Schuler, portavoce della Procura argoviese, pur non dando ulteriori informazioni, ha sottolineato come, «nell’ambito del diritto penale minorile, per reati gravi si possono adottare misure drastiche, come la detenzione preventiva».

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