Nel racconto avvenuto su un noto profilo Instagram c'è però un dettaglio che non convince. La Polizia non ha effettuato interventi
ZURIGO - Tre fratelli di circa 30 anni avrebbero messo delle gocce narcotiche nel bicchiere di una donna durante una serata in un club. La denuncia arriva da un post social: non ci sono state segnalazioni alla Polizia e il locale coinvolto sarebbe a conoscenza del fatto ma non ha ancora potuto appurare che cosa sia successo.
Lo ha detto a un profilo con 100mila follower - «In qualche modo tre fratelli sono riusciti a mettere le gocce narcotiche in una bevanda", ha scritto un uomo sul noto profilo Instagram «Szene isch Züri», con 100mila follower. Si trovava al club Exil con la fidanzata e la cugina. Ha aggiunto che gli autori avevano sui 30 anni ma non specifica come fa a sapere la loro età e che sono fratelli.
Il club cerca di scoprire cosa è successo - La Polizia zurighese fa sapere, su precisa domanda, di non aver ricevuto denunce e di non essere intervenuta per presunti casi simili nel weekend. Da parte sua, il club Exil è stato informato del post e non sa ancora specificare se realmente sono state messe delle gocce di narcotico nel bicchiere. Per saperne di più ha contattato l'uomo che accompagnava la presunta vittima.
Le possibili conseguenze - Le gocce narcotiche sono note anche come droga dello stupro, acquistate di solito negli stessi canali della droga. Se ingerite causano vertigini, confusione mentale, sonno profondo, perdita di coscienza, amnesia dell'evento, nei casi peggiori anche arresto respiratorio o morte, a seconda della sostanza. Le vittime spesso non ricordano che cosa sia successo e sono dunque facili prede per crimini e stupri. Come sottolinea al Blick il dottor Alexander Jetter di Tox Info Suisse, il centro nazionale svizzero per le intossicazioni, vengono facilmente eliminate dal sangue: non è dunque facile rilevarne la presenza.
Un centinaio di chiamate. I casi potrebbero essere molti di più - Tante possibili vittime non si rivolgono a un medico e non denunciano quanto accaduto. Tox Info Suisse ha ricevuto nel 2023 un centinaio di chiamate per casi del genere, ma potrebbero appunto essere di più, anche se i responsabili del club Exil hanno detto di non notare un aumento degli episodi.