In conferenza stampa Karin Keller-Sutter ribadisce la necessità di austerity: «Se non si farà entro il 2027 bisognerà aumentare le tasse»
BERNA - Un mini-deficit di “soli” 80 milioni invece della preventivata voragine da 2,6 miliardi, sorridono i conti della Confederazione per il 2024 che hanno potuto contare su una maggiorazione degli introiti, soprattutto legati all'Iva, all'imposta preventiva e a quella federale. Una realtà che ha contraddetto le stime, facendo sospirare di sollievo alcuni, e arrabbiare altri (per esempio il PS).
Non cede però all'ottimismo Karin Keller-Sutter, che ha presentato oggi in quel di Berna la situazione finanziaria della Confederazione: «Per la prima volta in quattro anni, non abbiamo dovuto contrarre praticamente alcun nuovo debito», ha spiegato.
Particolarmente positivo, conferma la capa del Dipartimento Federale delle Finanze (DFF), è l'andamento delle entrate derivanti dalle imposte federali dirette: «Questo sviluppo dimostra in maniera chiara che non abbiamo un problema di entrate ma non si può negare che ci sia ancora un problema di spesa», continua citando uno dei suoi “mantra” più recenti.
La situazione finanziaria sul medio e lungo termine resta però tesa ed estremamente cupa: «Ci vogliono misure coerenti sul fronte delle spese o non riusciremo a stabilizzare la situazione», continua la presidente della Confederazione ribadendo la necessità del piano di austerity già ventilato dal Consiglio federale: «Le nubi nere non se ne sono ancora andate», ha ribadito Keller-Sutter.
Fra le note più stridenti del bilancio degli anni a venire c'è la questione degli aiuti ai cittadini ucraini, in Svizzera con il discusso Permesso S, che resterà una voce di budget straordinaria (con tutti i problemi del caso) così come le spese extra previste per l'esercito (500 milioni fino al 2029 e poi 900 milioni) il cui finanziamento è ancora tutto da stabilire.
«Per queste ragioni, e per altre, è fondamentale che venga approvato il pacchetto di misure entro il 2027 se così non sarà dovremmo trovare un modo per aumentare le entrate, il modo più semplice sarebbe quello di aumentare l'imposta federale», ribadisce. Le proposte di austerity, lo ricordiamo, dovranno passare il vaglio del Parlamento - e delle urne - in tempi strettissimi e quasi da record.
Parlando di un altro tassello molto delicato, quello dell'AVS e della 13esima, Keller-Sutter non nasconde la sua preoccupazione: «Dobbiamo definire rapidamente come coprire questa spesa (al momento il finanziamento, Berna propone attraverso l'aumento dell'Iva, non è ancora definitivo). Oggi come oggi il contributo AVS è già la voce più consistente nel bilancio della Confederazione, non possiamo permetterci un'ulteriore impennata incontrollata».
Parlando delle previsioni (difficili e complesse) relative alla 13esima: «Vorrei essere più ottimista, ma dubito che quelle cifre verranno davvero rispettate».