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Sicurezza: il Consiglio federale ora valuta i volontari in supporto all’esercito

Raccogliere informazioni, sorvegliare e mettere in sicurezza porzioni di territorio nonché obiettivi sensibili: i compiti che potrebbero svolgere
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Fonte SRF / RSI
Sicurezza: il Consiglio federale ora valuta i volontari in supporto all’esercito
Raccogliere informazioni, sorvegliare e mettere in sicurezza porzioni di territorio nonché obiettivi sensibili: i compiti che potrebbero svolgere

BERNA - Il Consiglio federale avverte che le minacce alla sicurezza della Svizzera sono in aumento e, nella Strategia di politica di sicurezza 2026, propone nuove misure. Tra queste - stando a quanto riferito dalla SRF - figura l’ipotesi di impiegare forze volontarie a supporto dell’esercito in caso di gravi tensioni o conflitto armato. I volontari sarebbero in primo luogo ex militari, pronti a intervenire per proteggere infrastrutture critiche. L’idea richiama un precedente storico: durante la Seconda guerra mondiale furono istituite le guardie locali. Nel 1941 contavano oltre 125’000 uomini attivi nella protezione di obiettivi strategici.

La proposta di introdurre forze volontarie trova il pieno sostegno del consigliere nazionale UDC Rémy Wyssmann, promotore di un’iniziativa che consente agli ex militari di continuare a prestare servizio su base volontaria. A suo avviso, il bacino di ex soldati motivati è sufficiente per creare una forza rapidamente mobilitabile, già addestrata e attivabile con semplici corsi di aggiornamento, a costi contenuti. Più cauta la posizione della socialista Franziska Roth, consigliera agli Stati e membro della Commissione della politica di sicurezza. Pur non opponendosi al volontariato individuale all’interno delle unità, Roth respinge l’idea di corpi separati per compiti di protezione. Tali funzioni, sottolinea, competono alla polizia e non devono trasformare l’esercito in un «tappabuchi».

Ma concretamente cosa potrebbero fare i volontari? Raccogliere informazioni, sorvegliare e mettere in sicurezza porzioni di territorio nonché obiettivi sensibili. Stando alla Srf, i contingenti dovrebbero essere organizzati a livello regionale e intervenire in caso di tensioni elevati. Ma per i dettagli in particolare su forza delle truppe, armamento e regole d'ingaggio è ancora troppo presto.

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