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SVIZZERANo al pedaggio per le gallerie

08.05.24 - 11:52
Berna rifiuta l'idea di un pedaggio variabile per le gallerie del San Gottardo e San Bernardino. Una soluzione però c'è: il dosaggio.
TIpress
No al pedaggio per le gallerie
Berna rifiuta l'idea di un pedaggio variabile per le gallerie del San Gottardo e San Bernardino. Una soluzione però c'è: il dosaggio.

BERNA - No. Un pedaggio per transitare lungo il San Gottardo e il San Bernardino, come soluzione al traffico intenso, «non è una proposta attuabile».

È questo il pensiero del Consiglio federale che ha bocciato un sistema di slot management che preveda la prenotazione da parte degli utenti di una determinata fascia oraria per transitare nelle due gallerie.

La proposta - come si ricorderà - era stata avanzata da tre consiglieri nazionali (l 'urano Simon Stadler del Centro, la zurighese Corina Gredig dei Verdi liberali e l'argoviese Matthias Jauslin del PLR) per ridurre il traffico lungo le reti autostradali.

Con una mozione i parlamentari avevano chiesto di creare una base legale per l'introduzione, nelle principali gallerie sull’asse viario nord-sud, di un pedaggio che variasse secondo la domanda: più caro a Pasqua, Ascensione, Pentescoste e durante l’estate.

Un'idea sbagliata - Il Consiglio federale la respinge del tutto. L’attuazione richiederebbe aree di attesa di grandi dimensioni, irrealizzabili alle rampe di accesso dei trafori alpini per mancanza di spazio».

Inoltre viene spiegato che l’introduzione di un pedaggio per il transito attraverso le Alpi avrebbe un impatto positivo sulla viabilità,«ma il Cantone Ticino risulterebbe collegato al resto del Paese soltanto attraverso strade a pagamento aperte tutto l’anno».

Dunque per il Consiglio federale il pedaggio «non è opportuno per ragioni di coesione territoriale, oltre al fatto che tale ipotesi equivarrebbe a una contraddizione del principio di gratuità delle strade pubbliche sancito nella Costituzione federale, per cui si renderebbe necessaria una modifica costituzionale».

Tuttavia Berna fa sapere di vigilare attentamente sul fatto che le code che si formano sulle strade nazionali nella regione alpina - quindi parliamo di A2 e A13 - durante i giorni festivi primaverili e le vacanze estive determinano spostamenti di traffico verso la viabilità secondaria, con disagi importanti per la popolazione locale.

«Per la popolazione residente questo significa ulteriori disagi in termini di rumore e gas di scarico, maggiori tempi per gli spostamenti locali, ripercussioni su trasporto pubblico, mobilità ciclopedonale e sicurezza stradale».

Un dosaggio automatico - Per migliorare la situazione Berna ha esaminato oltre 80 provvedimenti, valutandone adeguatezza generale e fattibilità. La proposta che ha avanzato oggi è quella di ricorrere a un dosaggio automatico agli svincoli di A2 e A13 anziché optare per l’intervento manuale, come avviene oggi, da parte della polizia cantonale o dei servizi di regolazione della circolazione a singole uscite.

«Grazie al sistema di dosaggio il traffico defluisce sulle strade cantonali soltanto nella misura in cui queste sono in grado di assorbirlo in modo scorrevole. Al fine di separare il flusso transalpino da quello locale, si esaminano inoltre nel dettaglio e si sperimentano chiusure temporanee degli svincoli sulla A2 in direzione sud. L’Esecutivo ritiene necessarie in aggiunta anche misure a livello della rete cantonale, come per esempio impianti di dosaggio all’entrata dei centri abitati».

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