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SVIZZERA/CANTONE

Sulle tracce dei migranti alpigiani attraverso il "Sentiero Walser Gottardo"

Il giornalista e scrittore Peter Krebs ha ripercorso le 14 tappe di un camminamento "aperto" dagli abitanti dell'Alto Vallese nel Medioevo
Foto AS Verlag
Fonte P.Krebs/As Verlag
Sulle tracce dei migranti alpigiani attraverso il "Sentiero Walser Gottardo"
Il giornalista e scrittore Peter Krebs ha ripercorso le 14 tappe di un camminamento "aperto" dagli abitanti dell'Alto Vallese nel Medioevo
BERNA - Da Binn a Obersaxen, dal Goms via Bosco Gurin nella Surselva visitando i villaggi Walser presenti nei quattro cantoni svizzeri Vallese, Ticino, Uri e Grigioni, sconfinando anche in Piemonte. È il camminamento "aperto" da migranti alpigiani d...

BERNA - Da Binn a Obersaxen, dal Goms via Bosco Gurin nella Surselva visitando i villaggi Walser presenti nei quattro cantoni svizzeri Vallese, Ticino, Uri e Grigioni, sconfinando anche in Piemonte. È il camminamento "aperto" da migranti alpigiani dell'Alto Vallese nel Medioevo e che un giornalista e scrittore bernese - Peter Krebs - ha voluto ripercorrere.

Un lungo viaggio attraverso un sentiero - il Walser Gottardo - che si snoda lungo 14 tappe tra ascese ai valichi e soste in ameni insediamenti scovati qua e là negli angoli dell'arco alpino. L'impresa escursionistica ha offerto a Krebs l'occasione per raccontare questa emozionante esperienza in un libro - una godibile guida escursionistica - che viene presentato oggi (24 maggio), giorno anche in cui viene solennemente inaugurato il sentiero.

È il diario di un viandante e di una camminata fatta di incontri, scoperte di villaggi e laghi artificiali.

«Sono circa 150 gli insediamenti fondati durante il Medioevo dagli abitanti dell’Alto Vallese nell’intero arco alpino - spiega Krebs - dopo che ebbero lasciato la loro patria emigrando in tutte le direzioni». Questo avventuroso viaggio a piedi «esplora la parte centrale in cui avvennero le primissime fasi di questa stupefacente spinta migratoria».

Tutto è cominciato l'estate scorsa, quando Krebs ha deciso mettersi in questa impresa. La guida che ne è risultata, affronta anche diversi aspetti della vita quotidiana dei migranti alpigiani di quel tempo e della cultura Walser: dal matrimonio al diritto ereditario, dalla lingua all'architettura, fino ad arrivare alla produzione casearia.

Il libro-guida, contenente cartine geografiche e informazioni sulle varie tappe, «è facile da portare nello zaino. La guida contiene anche tre tappe aggiuntive per continuare l’escursione fino a Vals» spiega Krebs.

Il progetto che sta dietro alla riscoperta dell'antico sentiero Walser lungo il Gottardo, «si è sviluppato sotto l’egida dell’Associazione internazionale dei Walser (IVfW) con il generoso sostegno finanziario del “Programma San Gottardo”, delle organizzazioni turistiche e dei Comuni lungo il percorso e di altri partner». L'escursione attraverso le Alpi, «un percorso non solo interessantissimo dal punto di vista storico e che offre anche tratti incantevoli ed esperienze intense, è un arricchimento per il corpo, l’anima e lo spirito» aggiunge lo scrittore.

«Ora - conclude - tutti possiamo seguire le vie su cui i Walser ci hanno preceduti».

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