In futuro Swisscom investirà poco in Svizzera? «L’attenzione ora è rivolta all’Italia»

L’esperto digitale di Comparis analizza i possibili effetti dell’acquisto di Vodafone Italia.
BERNA - L’operazione era già stata annunciata alla fine di febbraio, ma ha trovato la conferma ieri, venerdì 15 marzo, con la firma del contratto: Swisscom ha stipulato accordi vincolanti per l'acquisizione del 100% di Vodafone Italia per 8 miliardi di euro. Il corrispettivo della transazione sarà interamente in contanti e completamente finanziato a debito. L'obiettivo dell'operazione è l'integrazione con Fastweb, già di proprietà dell'operatore Telecom svizzero.
Per l’esperto digitale di Comparis Jean-Claude Frick «l’operazione ha senso. Swisscom vuole offrire anche in Italia un unico pacchetto con internet, rete fissa, telefonia mobile e tv. Peraltro, il Consiglio federale chiede all’azienda di continuare a crescere: ciò è difficile in Svizzera, dove è già leader del mercato.
Il rischio per i contribuenti (Swisscom, per la maggior parte, è di proprietà federale) è piuttosto basso: «Di sicuro inferiore rispetto all’acquisizione, nel 2007, di Fastweb. Il gruppo ha già investito miliardi in Italia e conosce il mercato».
Per i clienti elvetici, non cambierà quasi nulla, almeno nel breve periodo. «I prezzi rimarranno invariati», continua Frick. C’è però un rischio: Swisscom potrebbe gradualmente “disinteressarsi” del mercato elvetico, non investendo più in innovazione. «La concorrenza è troppo esigua e può dormire sugli allori. L’attenzione del gruppo ora è rivolta all’Italia e l’acquisizione di Vodafone Italia terrà impegnato il management nei prossimi anni».




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