Cerca e trova immobili

SVIZZERACento milioni confiscati a Ivanyushchenko, il TAF: «Berna aveva il diritto di farlo»

13.12.23 - 12:00
Il Tribunale ha rispedito al mittente il ricorso del politico ucraino, vicino all'ex presidente Viktor Yanukovych.
TAF / Arnaud Verdon
Il Tribunale amministrativo federale di San Gallo.
Il Tribunale amministrativo federale di San Gallo.
Fonte ats
Cento milioni confiscati a Ivanyushchenko, il TAF: «Berna aveva il diritto di farlo»
Il Tribunale ha rispedito al mittente il ricorso del politico ucraino, vicino all'ex presidente Viktor Yanukovych.

SAN GALLO - Il Consiglio federale aveva il diritto di non riconsiderare la confisca di un patrimonio di oltre 100 milioni di franchi appartenente al politico ucraino Yuriy Ivanyushchenko e alla sua famiglia. Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha confermato questa decisione, respingendo il ricorso del diretto interessato, vicino all'ex presidente Viktor Yanukovych.

Nel maggio del 2022, il governo aveva avviato un procedimento di confisca del patrimonio, già congelato da anni. In seguito, il TAF è stato inviato a esaminare se le condizioni di una tale misura fossero soddisfatte. In caso il tutto si concretizzasse definitivamente, i fondi andrebbero restituiti a Kiev.

In un primo tempo, Ivanyushchenko aveva rinunciato esplicitamente a inoltrare ricorso, ricorda il TAF in una sentenza pubblicata oggi. Ma nell'ottobre dell'anno scorso, l'ex parlamentare aveva depositato una domanda di riconsiderazione. Tuttavia, l'esecutivo non era entrato in materia.

Secondo i giudici sangallesi, il Consiglio federale ha giustamente considerato di non essere tenuto a farlo. La decisione del maggio 2022 era in effetti entrata in vigore e il ricorrente non aveva fatto riferimento a motivi che non avrebbe potuto portare a galla in precedenza. Inoltre, non poteva sostenere di ignorare i propri diritti poiché era già rappresentato da un avvocato.

Ivanyushchenko argomentava che il denaro era stato versato sul suo conto nella primavera del 2007, prima dunque che entrasse in Parlamento, dove è poi restato fino alla rivoluzione del febbraio 2014. A suo avviso, non c'erano quindi le condizioni per bloccare i soldi.

Il governo ha ordinato il congelamento degli averi di Yanukovych e delle persone a lui vicine poco dopo la rivoluzione, che aveva portato alla destituzione del leader filorusso. Viste le difficoltà riscontrate da Kiev per ottenere la restituzione dei fondi, Berna ha ritenuto che il lancio di un procedimento di confisca fosse ormai possibile e opportuno.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE