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SVIZZERAQuegli accordi bilaterali che rischiano di “far fuori” le FFS

31.05.23 - 08:37
Nel mirino di Bruxelles gli aiuti statali, dopo il caso della Francia fra i sindacati c'è preoccupazione anche in Svizzera.
20 Minuten
Quegli accordi bilaterali che rischiano di “far fuori” le FFS
Nel mirino di Bruxelles gli aiuti statali, dopo il caso della Francia fra i sindacati c'è preoccupazione anche in Svizzera.

ZURIGO - Il trasporto su rotaia delle merci non tiene più, le Ferrovie vanno in rosso e lo Stato ci mette i miliardi per tappare il buco. 

Tutto è bene quel che finisce bene? No, perché per l'UE questo comportamento è ritenuto «concorrenza sleale» e quindi Bruxelles punta il piede, ed esige il pagamento di multe o il rimborso forzato. Così il governo decide: è fallimento, le Ferrovie statali devono essere smantellate e rifondate sotto nuovo nome. Una quota da 20% però, sarà da cedere ai privati.

Vero, non stiamo parlando di Svizzera ma - come sostiene il TagesAnzeiger - il caso francese (perché stavamo parlando delle Sncf e della sua controllata merci Fret) potrebbe essere un presagio funesto per possibili ripercussioni negative sulle "nostre" FFS. Anche perché, una cosa analoga sta già succedendo in casa Deutsche Bahn.

Come riporta il quotidiano zurighese va ricercato nei tanto discussi accordi bilaterali "di riserva" dopo il fallimento dell'accordo quadro. Fra i vari punti di questi accordi ce ne sono alcuni che riguardano i sussidi statali che dovrebbero essere adeguati alle linee guida dell'UE.

Se così fosse, spiega l'Unione sindacale Svizzera (USS): «la decisione rischia di mettere a repentaglio anche il servizio pubblico svizzero nel trasporto di merci e passeggeri su rotaia». 

Pomo della discordia sarebbero i sussidi, che Berna versa alle Ferrovie così come i prestiti che la Banca Nazionale elargisce a tasso ridotto che l'Unione Europea reputa «concorrenza sleale». Inconcepibili, sempre secondo Bruxelles, anche i sostegni statali per il trasporto regionale.

Essendo i colloqui ancora in corso, va detto, si tratta esclusivamente di speculazioni. Stando agli osservatori però è poco probabile che l'Unione Europea possa fare concessioni importanti riguardo ai sussidi statali. 

L'unica soluzione, almeno stando alla politica e alle parti sociali, è che il Governo pensi a un pacchetto d'accompagnamento - se e quando l'accordo verrà siglato - in grado di tutelare aziende e collaboratori.

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COMMENTI
 

Voilà 11 mesi fa su tio
Così quei privati che si prendono il 20% dell'azienda prendono anche il 20% dei finanziamenti statali? E cosa si dice dei grandi progetti finanziati dalla confederazione, come Alptransit e l'adattamento delle gallerie italiane? Senza finanziamenti pubblici non passerebbero nemmeno i camion sotto il Gottardo con ppochi Fr. E come si incentiverà il trasporto su rotaia e, visto che ritengono inconcepibili anche i sussidi ai trasporti regionali, in che modo si potrà incentivare l'uso dei mezzi pubblici e potenziare i servizi? L'Italia finanziava la benzina per salvare i benzinai di confine e ha salvato Alitalia, la Germania ha salvato Lufthansa

Manang1404 11 mesi fa su tio
Risposta a Voilà
non confondiamo le cose: 1: l'italia ha rinunciato a parte delle tasse, non ha finanziato la benzina. 2: Alitalia deve ridare indietro i soldi avuti, deve dare indietro 400 milioni. 3: Stessa cosa di Alitalia (ITA) che e' stato comprato da lufthansa Per il resto: le compagnie avranno ancora soldi dallo stato, ma come servizio: se vuoi un treno da qui a li, devi darmi questi soldi, altrimenti niente treno. Succede anche coi treni italiani, che prendono soldi dalle regioni. Succede anche con gli aeroporti d'europa, dove le compagnie chiedono soldi alle regioni/cantoni/nazioni per agevolare il flusso dei turisti. Altro esempio: autostrade italiane, non possiedono le autostrade italiane, ma le gestiscono. e devono garantire un investimento sugli introiti. Quindi, quello che si vuole evitare e' un investimento diretto su una societa' nazionale, in modo tale da non creare un vantaggio non indifferente. Il principio è semplice e giusto.

Voilà 11 mesi fa su tio
Risposta a Manang1404
Rinunciare a riscuotere non è come dare denaro? Per il resto ogni paese ha il diritto di fare la politica dei trasporti che meglio crede. Politica dei trasporti improntata all'ecologia, fornendo servizi migliori ad un prezzo abbordabile anche nelle zone periferiche. In quanto a prezzi, malgrado i finanziamenti statali, le FFS non sono certo concorrenziali con le ferrovie italiane o francesi. Non sarà che qualcuno fa gli interessi degli autotrasportatori?

APR-DRONE 11 mesi fa su tio
Domanda ma non é possibile inserire nella carta COSTITUZIONALE SVIZZERA tutte quelle cose che la Ue vorrebbe in un modo cosi da renderle INDELEBILI nell'esatto modo contrario. NON FACCIAMOCI FARE LE SCARPE il paese é il NOSTRO. PUNTO se non gli va bene CHIUDIAMO TUTTI I CONTI DI TUTTI LE AZIENDE ESTERE E CITTADINI UE. Vedi che se si trovano con alcune migliaia di milioni bloccati poi scendono a più miti pensieri.

Manang1404 11 mesi fa su tio
Risposta a APR-DRONE
La svizzera può fare come crede. Poi però la contro parte vorrà fare accordi?ricordiamo chi è il partner più stretto della Svizzera. Su, non vederla come una cosa negativa. Se così non fosse, paesi come Germania e Francia crederebbero società con aiuti statali troppo potenti, capaci di inglobare anche i servizi svizzeri. Quello che viene detto è: vogliamo regole chiari e condivise. Siamo partner, non nemici

RV50 11 mesi fa su tio
L'Ue va sempre meglio per fortuna Ue doveva creare un europa migliore più organizzata più ricca e più sociale , ma mi sembra che tutto stia andando a rotoli tranne che per quei europarlamentari "ca 700" che si tengono ben stretto la loro poltrona sotto il c u l o e da noi c'é ancora gente che ne vuole a far parte ma per favore stiamone alla larga

PanDan 11 mesi fa su tio
stanno preparando il terreno, è mai possibile che quando i media cominciano a rompere, a breve ci sarà il pacchetto di salvataggio come con cs

Atomic 11 mesi fa su tio
Già non uso e non vado più in posta , non userò più neanche il treno .
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