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L'Alpamare cade a pezzi Il parco acquatico svittese, popolare anche tra i ticinesi, sta invecchiando e ha urgente bisogno di essere rinnovato.
SVITTO - Ruggine nelle docce, giunti in silicone degli scivoli intaccati dalla muffa e piastrelle staccate nell'area delle piscine. L'Alpamare di Pfäffikon (Svitto), inaugurato nel 1977 e molto popolare anche tra i ticinesi soprattutto prima dell'avvento dello Splash & Spa di Tamaro, soffre dei primi "acciacchi" dovuti all'età. Sono infatti numerosi visitatori che riferiscono che il parco acquatico sia «avanti con gli anni» e che abbia urgente bisogno di «una rinfrescata».
Brutta avventura per uno zurighese
Uno zurighese che ha recentemente visitato il parco ha raccontato la sua (brutta) avventura a 20 Minuten: «Me ne sono pentito. La piscina era sudicia, sporca, e semplicemente inquietante», racconta il 28enne.
E negli spogliatoi la situazione non era migliore. Anzi. Ho trovato un assorbente usato, coriandoli e polvere. Ha anche visto fazzoletti, bottiglie vuote e altri rifiuti che giacevano sul pavimento in tutta l'area. Il prezzo d'ingresso di 50 franchi per un adulto è esorbitante».
L'insoddisfazione corre sul web
Anche le ultime recensioni su Google confermano che c'è qualcosa che non va. Con molti ospiti che di recente hanno espresso la propria insoddisfazione. «La struttura ha bisogno di essere rinnovata, non è curata e non è più al passo con i tempi», scrive un ospite. «I bagni sono fatiscenti, mentre alcuni spogliatoi andrebbero semplicemente demoliti», gli fa eco un altro visitatore. «I prezzi d'ingresso sono assolutamente esagerati. È sporco e poco igienico. C'era del vomito in diversi punti dell'area bambini», si lamenta un terzo. E un quarto ospite conferma: «La pulizia è pari a zero».
«Molto sorpresi»
Da parte sua Alpamare respinge (ovviamente) le accuse: «Siamo molto sorpresi dalle condizioni di sporcizia rilevate. Posso confermare con la massima tranquillità che all'Alpamare abbiamo standard igienici elevati», precisa il direttore del parco Julian Lämmler. Tuttavia, il direttore ammette delle criticità, dovute all'età della struttura. «Certamente ci sono aree, come alcune giunzioni, che vanno rinnovate. E lo stiamo già facendo, un po' alla volta». I vertici di Alpamare non stanno infatti con le mani in mano. «Per esempio, tre anni fa abbiamo chiuso il parco per grandi lavori di ristrutturazione per la prima volta nella sua storia. Inoltre a gennaio siamo stati chiusi dodici giorni per il rinnovo della parte elettrica, dei sistemi di cassa e molti altri punti. Ma molte di queste novità non vengono percepite direttamente dal visitatore».
