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SVIZZERA

Prezzi in esplosione, ma ecco quali sono tornati più economici

Frutta, carburanti e vacanze si fanno più a buon mercato.
Tipress
Fonte 20Minuten/Marcel Urech
Prezzi in esplosione, ma ecco quali sono tornati più economici
Frutta, carburanti e vacanze si fanno più a buon mercato.
BERNA - Vivere in Svizzera è più costoso che mai. Ad aumentare vertiginosamente di prezzo, negli ultimi mesi, sono stati ad esempio la benzina, i voli e l’elettricità. Ma anche i mobili, le biciclette, caffè, pane, b...

BERNA - Vivere in Svizzera è più costoso che mai. Ad aumentare vertiginosamente di prezzo, negli ultimi mesi, sono stati ad esempio la benzina, i voli e l’elettricità. Ma anche i mobili, le biciclette, caffè, pane, burro, cioccolato e birra.

Ma quando avrà fine questa inflazione galoppante? Ancora non è possibile stabilirlo. Ma i prezzi di alcuni beni, secondo l’Ufficio federale di statistica (USTAT), sono tornati a scendere.

Trasporti - In calo, ad esempio, il prezzo dei carburanti. A settembre il diesel costava il 2,2% in meno di agosto, la benzina il 6,1% in meno. Anche la manutenzione di auto, moto e biciclette costava il 2,4% in meno, a settembre, rispetto al mese precedente.

In rallentamento anche i picchi registrati sui prezzi di alimenti e bevande. Uva e meloni, in particolare, a settembre sono risultati più economici del 15,3% rispetto ad agosto.

In calo anche i prezzi dei succhi di frutta e verdura: a settembre sono scesi del 3,4%, mentre ad agosto, rispetto a luglio, dell'1,2%.

Viaggi - Anche i soggiorni extralberghieri in appartamenti di vacanza o campeggi sono diventati più a buon mercato: a settembre l’USTAT ha registrato un calo dei prezzi, con la fine dell’alta stagione, pari al 12,9%. 

Prezzi in calo anche per quanto riguarda i voli, con un -10,5% rispetto ad agosto, dopo un prima discesa dell’8,5% registrata rispetto a luglio. 

Diminuiti anche i prezzi dei pacchetti vacanza all’estero, che in settembre hanno segnato un -2,9%.

Cupe previsioni - Secondo l’USTAT sono però ben pochi i beni e i servizi che negli ultimi due mesi stanno seguendo questo trend. E le previsioni non sono buone, con rincari medi che quest’anno toccheranno il 3% e, nel 2023, il 2,3%.

L’inflazione non dovrebbe salire oltre il 3,5% quest’anno, riferisce invece l’Economic Research Center (KOF) dell’ETH di Zurigo. La pressione sui prezzi, viene specificato, diminuirà notevolmente a partire dalla seconda metà del 2023, con un tasso d'inflazione che dovrebbe tornare sotto il 2%.

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