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SVIZZERADalla Svizzera duecento vagoni per il grano ucraino

29.05.22 - 23:02
L'Europa intende aprire nuovi corridoi merci per assicurare le esportazioni. Ma non mancano le difficoltà
Tamedia
Dalla Svizzera duecento vagoni per il grano ucraino
L'Europa intende aprire nuovi corridoi merci per assicurare le esportazioni. Ma non mancano le difficoltà

BERNA - L'Ucraina è uno dei principali produttori di grano. Ma coi russi che hanno preso possesso dei porti affacciati sul Mar Nero, ora il grano destinato all'esportazione è bloccato. E tale situazione rischia di causare una crisi alimentare a livello globale.

Ecco dunque che in Europa si sta facendo tutto il possibile per creare nuovi corridoi per il trasporto di merci (in questo caso il grano) dall'Ucraina verso il resto del mondo. Ma serve un sufficiente numero di vagoni. Da qui l'appello a tutte le imprese attive nel trasporto di merci: «Avete materiale rotabile che possa essere messo a disposizione dell'Ucraina?».

In questi giorni in Svizzera la richiesta è stata recapitata a circa trecento aziende, come scrive il Tages Anzeiger. Il mittente è VAP Cargorail, l'associazione dei fabbricanti e locatori dei carri cisterna. E qualcuno ha già risposto positivamente: due imprese hanno infatti messo a disposizione circa duecento carri merci, come fa sapere l'associazione VAP interpellata dal quotidiano zurighese.

L'intenzione è di dare anche dalla Svizzera un contributo al programma Solidarity Lanes, lanciato lo scorso 12 maggio dalla Commissione dell'Unione europea. Nei prossimi tre mesi sarà necessario esportare dall'Ucraina almeno venti milioni di tonnellate di grano. E il materiale rotabile potrebbe servire per un periodo di ben due anni.

Le difficoltà - Ma non si tratta soltanto di trovare vagoni merci adatti al trasporto di grano. L'apertura di nuovi corridoi deve fare i conti anche con le debolezze del traffico merci transeuropeo su ferrovia, come evidenzia ancora il Tages Anzeiger. In primis il trasferimento, alla frontiera ucraina, su convogli che viaggiano su binari con scartamento occidentale. Poi anche le formalità doganali.

Il grano e le sanzioni - Nel frattempo, ieri il presidente russo Vladimir Putin ha discusso della situazione in Ucraina con il presidente francese Emmanuel Macron e col cancelliere tedesco Olaf Scholz. Una telefonata in cui la Russia si è detta pronta a facilitare soluzioni per l'esportazione senza ostacoli del grano dai porti sul Mar Nero, a patto che siano revocate le sanzioni.

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