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SVIZZERAIl bouldering fa più infortuni

27.04.22 - 09:28
Sono triplicati in cinque anni, avverte la Suva: lo sport va di moda, ma occorre fare attenzione
foto Suva
Il bouldering fa più infortuni
Sono triplicati in cinque anni, avverte la Suva: lo sport va di moda, ma occorre fare attenzione

BERNA - Negli ultimi cinque anni gli infortuni legati alla pratica del bouldering, uno sport alla moda, sono più che triplicati passando da 300 a oltre 1000. A riportare più spesso lesioni sono le persone di età compresa tra i 25 e i 34 anni. A seconda dei casi, le assicurazioni possono ridurre le loro prestazioni.
 
Il bouldering è una pratica sportiva che consiste nell’arrampicarsi senza l’ausilio di corde né imbracature su massi e pareti rocciose, naturali o artificiali. La popolarità di questo sport è in costante crescita, soprattutto in ambito indoor. Parallelamente, però, aumentano anche gli infortuni. In palestra il rischio di farsi male è maggiore nel bouldering che nell’arrampicata su corda. Nel quadro del suo mandato di prevenzione, la Suva conduce attività di sensibilizzazione mirate anche in questo campo.

Forte aumento degli infortuni nel bouldering
Nel 2015 gli assicuratori hanno registrato solo 300 infortuni legati alla pratica del bouldering, contro oltre 1000 casi nel 2019. In cinque anni gli infortuni sono più che triplicati e la tendenza è al rialzo. I motivi sono da ricercare da un lato nella popolarità crescente di questo sport e dall’altro nel fatto che lo si pratica per lo più nel tempo libero e che non richiede una grande preparazione fisica. Basta una roccia o una parete artificiale e la sfida con l’uomo ragno può iniziare. Sembra semplice, ma non lo è: «Per minimizzare il rischio di lesioni sono state definite delle regole che permettono di praticare questo sport a lungo e in sicurezza. Ovviamente è importante anche saper valutare le proprie capacità» spiega Andrea Lerch, rappresentante della CI delle palestre d’arrampicata Svizzera (CIPA).

Infortuni più frequenti tra i giovani
La metà degli infortuni di bouldering in palestra interessa persone di età compresa tra i 25 e i 34 anni che cadono o scivolano dalla parete di arrampicata. Le lesioni più frequenti sono quelle agli arti inferiori (gamba, caviglia, piede), seguite da quelle a mani, polsi e dita. Spesso questi infortuni sono dovuti al sovraccarico cui il corpo è esposto durante l’attività stessa.

Possibile riduzione delle prestazioni per chi supera l’altezza di salto
Un infortunio di bouldering costa in media 5100 franchi svizzeri. Visto che questo sport è praticato senza corda né imbracatura, l’altezza di salto è spesso determinante per la gravità delle lesioni. Se non si rispetta l’altezza di salto stabilita dal gestore della palestra e/o se l’atterraggio non avviene in condizioni di sicurezza, l’assicurazione può ritenere che l’infortunio sia la conseguenza di un atto temerario e ridurre di conseguenza le prestazioni in denaro.

Decisiva la capacità di autovalutazione
Spesso nel bouldering gli atleti si spingono intenzionalmente fino ai loro limiti. Secondo Andrea Lerch della CIPA, tendono anche a sopravvalutare le loro forze. «Fare troppi tentativi per superare se stessi quando si è già stanchi può essere pericoloso e aumenta il rischio di infortunio» aggiunge l’esperto. Per questo è importante rispettare in modo sistematico le cinque regole del bouldering.

Le cinque regole del bouldering:
Riscaldamento: se fatto bene protegge muscoli, tendini e legamenti. Scegliete un posto un po’ appartato in palestra e dedicate tutto il tempo necessario agli esercizi.
Spazio libero di caduta: non posizionatevi mai sotto le persone che si stanno arrampicando. Non lasciate oggetti nello spazio libero di caduta. Non salite troppo vicino ad altri boulder o subito dietro di loro.
Spotting: fatevi spiegare la tecnica corretta. Fate da spotter solo se necessario. Tenete conto delle differenze di peso.
Discesa o salto: meglio scendere in modo controllato che saltare. Utilizzate i percorsi di uscita segnalati. Imparate a saltare e atterrare a piedi uniti, eventualmente rotolando sulla schiena.
Attenzione ai bambini: i materassini non sono un’area di gioco. Ricordate che avete un obbligo di sorveglianza nei confronti dei bambini che accompagnate. Definite un’altezza di salto per ognuno di loro.

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