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SOLETTA«Il ciclista non ha avuto nessuna possibilità di evitare l'impatto»

21.10.21 - 21:42
Il giovane che a bordo di una McLaren aveva gravemente ferito un 38enne è stato condannato a 44 mesi di prigione.
Polizia cantonale Soletta
«Il ciclista non ha avuto nessuna possibilità di evitare l'impatto»
Il giovane che a bordo di una McLaren aveva gravemente ferito un 38enne è stato condannato a 44 mesi di prigione.
I giudici lo hanno ritenuto colpevole di tentato omicidio colposo per dolo eventuale. «Con i suoi sorpassi arditi il conducente ha accettato il rischio di provocare un incidente con conseguenze mortali».

SOLETTA - Quarantaquattro mesi senza la condizionale. È questa la pena inflitta oggi dal Tribunale distrettuale di Dorneck-Thierstein (SO) al giovane pirata della strada che il 19 giugno del 2019 si era reso protagonista di un'assurda serie di sorpassi azzardati su una strada a Dornach che hanno avuto come epilogo l'investimento di un ciclista di 38 anni. Il malcapitato a bordo della bicicletta era rimasto ferito in maniera gravissima e oggi - nonostante una lunghissima degenza in ospedale - soffre ancora dei postumi dell'incidente. 

Oggi 25enne, l'imputato, che guidava una McLaren che aveva ricevuto in prova, andava troppo veloce. «Con i suoi arditi sorpassi - hanno precisato i giudici - il conducente ha accettato il rischio di provocare un incidente con conseguenze mortali. Per questo motivo va condannato per tentato omicidio colposo per dolo eventuale».

All'allora 23enne vengono pure riconosciute gravissime infrazioni alla legge stradale. «Non è accettabile che un conducente superi due automobili 140 e 60 metri prima di una curva cieca», sottolinea il giudice. «L'imputato si è preso il rischio di scontrarsi contro dei veicoli che provenivano in senso inverso. Cosa che è puntualmente avvenuta».

Dalle indagini e dai rapporti balistici, l'incidente è avvenuto a una settantina di centimetri dal margine esterno della strada. In contromano. «Il ciclista non ha avuto alcuna possibilità di evitare l'impatto», ha precisato il Tribunale, sottolineando che solo grazie a una buona dose di fortuna è ancora vivo. «Ma la sua vecchia vita - tuona il giudice - è finita quel giorno».

Strada maledetta - La strada sulla quale si è verificato l'incidente è contraddistinta da diverse curve che attraversano i boschi solettesi ed era già assurta agli onori della cronaca diverse volte. Il 31 marzo di quest'anno, due persone sono decedute - e una terza è rimasta gravemente ferita - dopo che la loro automobile si era schiantata contro un albero. Nel 2018, invece, una giovane motociclista aveva sbandato affrontando una curva, era finita a terra, riportando ferite molto gravi.

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