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SVIZZERAContagi in forte aumento, più ricoveri, ma meno decessi

12.08.21 - 12:35
È l'andamento epidemiologico indicato nel bilancio settimanale dell'UFSP.
Keystone
Fonte ats
Contagi in forte aumento, più ricoveri, ma meno decessi
È l'andamento epidemiologico indicato nel bilancio settimanale dell'UFSP.
Il gruppo di età con più casi di coronavirus è stato quello dai 20 ai 29 anni.

BERNA - Un aumento significativo dei contagi da coronavirus, più ricoveri ospedalieri, ma decisamente meno morti in relazione al Covid-19: questo è il bilancio del rapporto settimanale pubblicato oggi dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) per la Svizzera e il Liechtenstein per il periodo dal 2 all'8 agosto.

L'UFSP ha registrato un aumento del 45% delle nuove infezioni da coronavirus nella settimana in esame: 7607 contro le 5249 della settimana precedente - cioè 88 per 100.000 abitanti (il cosiddetto tasso di incidenza) rispetto a 61 nella settimana prima. Il gruppo di età più colpito è stato quello dai 20 ai 29 anni, i meno colpiti sono stati quelli da 0 a 9 anni e quelli dai 60 anni in su.

I ricoveri ospedalieri sono passati da 91 a 138. Dopo un calo continuo registrato dalla fine di marzo, il numero di ospedalizzazioni sta costantemente salendo dall'inizio di luglio.

Tanti in cure intensive - Nella settimana in esame, c'erano in media 53 pazienti affetti da Covid-19 in un'unità di terapia intensiva, il 36% in più rispetto alla settimana precedente.

La proporzione di pazienti con Covid-19 tra quelli ricoverati in terapia intensiva era a metà luglio scesa al 3,8%. Poi, alla fine del mese, la quota è aumentata di nuovo per la prima volta per raggiungere l'8,8% nella settimana in esame.

Il numero di morti è diminuito da 10 a 3 rispetto alla settimana precedente e si è quindi mantenuto a un livello basso, sottolinea l'UFSP.

Il tasso di incidenza dei casi di coronavirus confermati in laboratorio in Svizzera e nel Liechtenstein nel periodo in questione variava dai 6 casi in Appenzello Interno ai 170 casi nel cantone di Ginevra, sempre ogni 100.000 abitanti e per settimana. In 21 cantoni, il tasso di incidenza è aumentato di oltre il 10%.

Delle persone il cui decesso può essere messo in relazione con il coronavirus dall'inizio della pandemia, il 96% soffriva di almeno una malattia pregressa. Le tre condizioni preesistenti più frequentemente citate sono l'ipertensione (61%), le malattie cardiovascolari (anch'esse 61%) e le malattie renali croniche (28%).

Ricoveri o decessi malgrado vaccino - L'UFSP rileva che vi sono persone che muoiono a causa o in relazione al Covid-19 malgrado siano state completamente vaccinate: finora, con una sola eccezione, si è sempre trattato di ultra 80enni. Dal 27 gennaio sono stati 19. Nello stesso periodo sono 563 le persone che pur avendo ricevuto due dosi del vaccino hanno contratto il virus: di esse 103 sono state ricoverate in ospedale.

Se si considera il tasso di copertura vaccinale nella popolazione svizzera (poco meno del 50%) come pure il numero totale di casi di Covid-19, la quota di ricoveri o decessi di persone completamente vaccinate è molto bassa, rileva l'UFSP.

Anche tenendo conto di un alto numero di casi di contagio non segnalati, la proporzione di infezioni tra le persone completamente immunizzate rientra nella forbice prevista dagli studi di autorizzazione dei vaccini. Secondo questi studi, l'efficacia dei due prodotti disponibili in Svizzera - Moderna e Biontech/Pfizer - è infatti del 94-95%.

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