Negli ultimi anni il fenomeno dei furti agli sportelli automatici sta dilagando.
La Procura sta attualmente indagando su ben 30 casi e diverse persone sono già state fermate.
BERNA - Tra il 2019 e il 2020, in Svizzera sono stati fatti esplodere ben 46 bancomat, rileva l'Ufficio federale di polizia (Fedpol) nel suo rapporto annuale, e la Procura federale sta attualmente indagando su 30 casi di furto con scasso. Diversi sospetti sono stati arrestati e uno di loro è detenuto in Svizzera, secondo quanto riportato da Schweiz am Wochenende.
Scene di distruzione - «Le scene del crimine mostrano sempre una scena di distruzione di massa», ha dal canto suo espresso, con preoccupazione, Carlo Bulletti, procuratore federale, in un'intervista a CH Media. «Gli autori sono molto decisi in quello che fanno», ha continuato. I ladri utilizzano principalmente esplosivi o gas, che generano danni e rischi significativi. Il bottino, invece, a volte può superare i 100'000 franchi.
Tutta l'Europa è interessata dal fenomeno - Dal 2019, tutta l'Europa è stata colpita dal fenomeno, osserva la Fedpol, che è stata in grado di identificare diverse bande organizzate. Sebbene la maggior parte dei crimini avvenga a ridosso del confine, non è sempre così. Nel 2020 sono stati colpiti 10 cantoni. Tra maggio e giugno di quest'anno casi sono stati registrati nei cantoni di Soletta, Argovia e Zurigo. Un attacco esplosivo ha avuto luogo pure a Signy, nel canton Vaud, il 23 giugno.
Il materiale fa la differenza - Quando un crimine viene compiuto utilizzando esplosivi, il Ministero pubblico della Confederazione viene automaticamente informato. La questione è quindi di competenza federale. In caso di utilizzo di gas, sono le autorità cantonali a occuparsi della pratica.