Villa sul lago, Federer con le spalle al muro

Il cantiere di costruzione è fermo, un'associazione ecologista ha presentato ricorso.
Motivo della discordia: l'accesso alla riva del lago di Zurigo, ma anche un muro che il Comune vorrebbe mantenere.
RAPPERSWIL-JONA - Per usare un gergo tennistico, l'organizzazione ambientalista Aqua Viva ha "rubato il servizio" a Federer nella costruzione della sua villa a Rapperswil-Jona (SG). Il basilese ha infatti dovuto interrompere i lavori nella sua proprietà, secondo quanto riferito dalla locale Linth-Zeitung. Nonostante siano già state effettuate importanti opere di bonifica del sito, contaminato da alcuni rifiuti edili, l'accesso alla riva rimane infatti un problema.
L'impresa di costruzione incaricata afferma che i lavori sono stati interrotti, mentre un portavoce di Federer parla invece di «ambiguità» su ciò che dovrebbe essere scritto sulla domanda di costruzione. Per questo il Comune deve ancora provvedere a un esame del progetto.
Il muro della discordia - Perché l'iter di costruzione possa proseguire, i committenti (ovvero la famiglia Federer) devono mostrare esattamente come apparirà la riva al termine dei lavori previsti. Ma Federer si trova confrontato a un nuovo avversario a bordo lago: un muro (che non è Nadal, passateci la battuta). Lui e la moglie Mirka sostengono che debba essere abbattuto, mentre la città vuole mantenerlo nella sua forma originale.
Canne protette - Per poter completare il sito, Federer deve poi risolvere un altro punto controverso: il canneto presente sulla riva, anch'esso meritevole di protezione, che limita il margine di manovra di King Roger per quanto riguarda i lavori da effettuare.
L'organizzazione per la protezione delle acque Aqua Viva è soddisfatta per il congelamento dei lavori e auspica un maggior dialogo fra le parti in modo da chiudere la partita in modo positivo per tutti. La palla ora passa nel campo di Federer.




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