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GRIGIONIIl poschiavino Sacha Zala si aggiudica il Premio grigionese per la cultura

07.02.19 - 11:03
Il Governo retico ha premiato il 50enne storico sottolineando in particolare la sua «lotta instancabile a favore della lingua italiana»
www.zala.ch
Il poschiavino Sacha Zala si aggiudica il Premio grigionese per la cultura
Il Governo retico ha premiato il 50enne storico sottolineando in particolare la sua «lotta instancabile a favore della lingua italiana»

COIRA - Il poschiavino Sacha Zala riceve il Premio grigionese per la cultura 2019, tra l'altro per la sua lotta «instancabile a favore della lingua italiana». Lo ha deciso il Governo retico, che sottolinea in particolare il suo ruolo nella «professionalizzazione politico-linguistica e politico-culturale» dell'associazione Pro Grigioni Italiano negli anni in cui ne assunse la presidenza, dal 2006 al 2013.

Il riconoscimento è dotato di 30'000 franchi, ricorda una nota odierna della Cancelleria dello Stato. Zala, classe 1968, attinente di Brusio (Val Poschiavo), è storico rinomato. Dal 2014 è presidente della Società svizzera di storia (SGG). Lo scorso anno è stato nominato professore titolare di storia contemporanea e storia svizzera presso l'Università di Berna.

«La sua attività quale ricercatore affermato a livello nazionale e internazionale è caratterizzata da un'anima profondamente grigioni-italiana la quale lo induce a combattere in maniera instancabile a favore della lingua italiana», si legge nel comunicato. Il Premio grigionese per la cultura vuole anche onorare Zala per «la sua profonda conoscenza quale storico e per le valide ricerche sulla storia dei servizi diplomatici».

Zala ha frequentato la scuola elementare e la secondaria a Campocologno e Poschiavo e il Lyceum Alpinum di Zuoz (GR). Ha studiato storia moderna, scienze politiche e diritto costituzionale all'Università Berna, dove nel 1999 ha conseguito il dottorato, e alla University of North Carolina at Chapell Hill, indica il curriculum vitae sul suo sito internet.

Dal 2008 è direttore del gruppo di ricerca indipendente sulla storia delle relazioni internazionali Documenti diplomatici svizzeri (DODIS), con cui collaborava sin dal 2002. In precedenza, dal 1997 al 2000, nello stesso ambito di ricerca era stato collaboratore scientifico nel progetto Strategie d'internazionalizzazione quale strumento della politica estera svizzera del Fondo nazionale per la ricerca scientifica.

Zala ha ricoperto per diversi anni la carica di assistente-ricercatore all'ateneo della città federale e ricevuto svariati incarichi d'insegnamento accademico a Berna, Lucerna, Ginevra e Basilea. Dal 2005 al 2009 è stato presidente del consiglio scientifico della Rivista storica svizzera. Dal 2009 è collaboratore all'università di Heidelberg (D). Dal 2011 è segretario generale del Comitato internazionale per l'edizione di documenti diplomatici; dal 2017 è inoltre membro del consiglio direttivo del Comitato internazionale per le scienze storiche.

Il Governo assegna inoltre nove premi di riconoscimento e sette di incoraggiamento per un importo di 20'000 franchi ciascuno. La cerimonia di consegna si terrà il 29 giugno 2019 a Brusio. Vari premi vanno a musicisti, ma le attività valorizzate sono le più diverse: tra gli onorati vi sono ad esempio il fisico Andrin Caviezel (classe 1984), di Davos, per le sue ricerche sulla dinamica dei fluidi, e il paleontologo e insegnante Rico Stecher (1971), di Coira, per la scoperta di uno pterosauro, si legge in un documento dell'Ufficio della cultura cantonale.

Un "riconoscimento" è stato attribuito all'ingegnere civile Jürg Conzett (1956) di Tamins e Coira. Ha «costruito ponti esemplari e insieme al suo partner Gian Franco Bronzini caratterizza la cultura edilizia dei Grigioni».

A Gian Andrea Walther (1945) e Ivana Semadeni Walther (1951) di Promontogno (Valle Bregaglia) l'esecutivo conferisce il riconoscimento per le loro "personalità generose e vivaci nell'ambito musicale, nella ricerca, quali archivisti e promotori della cultura, i quali hanno irradiato a pieno regime e in modo variegato tutta la scena culturale della Valle Bregaglia per oltre 40 anni".

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