Anatra mandarina: un caso a New York, ma non in Svizzera

Non è raro vedere questa specie esotica passare l'inverno ad esempio sul lago di Neuchâtel
FRIBURGO - La notizia ha fatto il giro del mondo: un'anatra mandarina è stata vista nuotare al Central Park. «Se è un esemplare selvatico, è davvero molto sorprendente. Non capisco come potrebbe esserci arrivata. È quindi molto più probabile che sia semplicemente fuggita da una voliera», ha spiegato Livio Rey, biologo e addetto stampa dell'Istituto ornitologico svizzero.
The Central Park Pond's newly-arrived male Mandarin Duck (we still do not know how it got here) unseated the Wood Duck as prettiest duck in the park. Gus Keri brings us close-up video pic.twitter.com/cauqVt4kSK
— Manhattan Bird Alert (@BirdCentralPark) 11 ottobre 2018
Molti lettori di 20 minutes sono rimasti sorpresi dal clamore per la notizia, pubblicata lunedì, perché avevano già visto più volte questo uccello in vari luoghi della Romandia. Come testimoniato dalla foto di un utente, una è presente nello stagno di Platy, a Villars-sur-Glâne. L'informazione è confermata dal responsabile dei parchi e dei giardini della città: «In effetti, è ancora lì. Abbiamo allevato coppie di anatre di varie specie, ma questa sembra selvatica. In ogni caso, è arrivata lì da sola ed è perfettamente in grado di volare».
Venti coppie - Il capo della fauna, biodiversità, caccia e pesca del cantone di Friburgo, Denis Vallan non è sorpreso: «In Svizzera ci sono circa 20 coppie selvatiche che nidificano nei buchi degli alberi. Spesso possono essere viste sul lago di Neuchâtel. È un uccello che migra su brevi distanze. Diversi esemplari vengono dal nord per trascorrere l'inverno in Svizzera».
Questa anatra è molto popolare, è presente in molte voliere, specialmente in Inghilterra e nei Paesi Bassi. Non è raro che alcuni esemplari fuggano e si trovino in libertà. Ve ne sono comunque pochissimi in natura. È una specie esotica, introdotta dagli umani, non invasiva.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!