Tonno modificato per ingannare i consumatori
L’Ufficio federale per la sicurezza alimentare ha scoperto tracce di monossido di carbonio in alcuni campioni di pesce venduto in Svizzera. La sostanza viene usata per far apparire il tonno più fresco
BERNA - Un'ampia indagine europea, condotta da Interpol ed Europol, ha rivelato risultati a dir poco sgradevoli. I controlli effettuati tra dicembre 2017 e marzo 2018 in 67 Paesi hanno rivelato la presenza sul mercato di carne avariata, di tonno “colorato” in modo illegale e di latte in polvere di scarsa qualità.
In Svizzera, l'Ufficio federale per la sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ha deciso di ritirare dal mercato il tonno vietnamita, trattato illegalemente con monossido di carbonio. Le autorità ritengono che il pesce sia stato "colorato" artificialmente nel suo Paese di origine in modo che appaia più fresco di quanto sembri, ha riferito oggi il "SonntagsZeitung".
Consumatori ingannati - Il domenicale ricorda che dopo essere stato pescato, questo pesce deve essere immediatamente conservato a -18 gradi. Altrimenti la sua carne diventa marrone e la sua qualità si deteriora. Ma se viene trattato con monossido di carbonio, il pesce ritrova il suo bel colore rosso vivo. Due campioni testati dall'USAV presentavano livelli anormalmente alti di monossido di carbonio. «Con questo processo, il consumatore è chiaramente ingannato», afferma Markus Kaufmann dell'USAV.
Colorare artificialmente il pesce aumenta infatti il rischio di intossicazione alimentare, visto che il tonno mantiene il suo colore rosso anche se già scaduto (in questo caso i campioni prelevati, nonostante la presenza di monossido di carbonio, non erano scaduti).
50 reti criminali smantellate - Stando all’Interpol, la vasta operazione europea ha smantellato 50 reti criminali. In tutto, 749 persone sono state arrestate o sono sotto inchiesta. L'USAV ha inoltre segnalato i produttori vietnamiti di tonno nel sistema di allerta europeo. Ha anche contattato le autorità vietnamite per indagare su di essi.
