Cerca e trova immobili
WINTERTHUR (ZH)

Bioetanolo svizzero: 3000 vetture lo usano, 40 distributori

Bioetanolo svizzero: 3000 vetture lo usano, 40 distributori
WINTERTHUR (ZH) - Sono ormai 40 i distributori che nella Svizzera tedesca e in quella romanda vendono il "bioetanolo E85", una miscela prodotta in Svizzera composta per l'85% di etanolo ottenuto utilizzando scorie della legna e per il 15% di ben...
WINTERTHUR (ZH) - Sono ormai 40 i distributori che nella Svizzera tedesca e in quella romanda vendono il "bioetanolo E85", una miscela prodotta in Svizzera composta per l'85% di etanolo ottenuto utilizzando scorie della legna e per il 15% di benzina. Complessivamente sono circa 3000 le vetture che utilizzano questo carburante.

Il Gruppo d'interesse bioetanolo (GI-BioE) ha tirato oggi un primo bilancio a Winterthur, dove due anni fa è stata inaugurata la prima pompa di benzina che vende questo tipo di carburante. Il bietanolo E85 è attualmente il carburante che meglio permette di ridurre le emissioni di CO2 in base ai parametri del protocollo di Kyoto. Le vetture che lo usano producono il 75% in meno di CO2 proveniente da carburanti fossili.

In termini assoluti, il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (LPMR-EMPA) ha calcolato una riduzione delle emissioni di CO2 del 3,9%, rispetto ad una vettura che utilizza benzina a 85 ottani.

Le pompe di benzina che offrono bioetanolo si trovano tutte nella Svizzera tedesca e in Romandia. Attualmente non è prevista l'apertura di punti di vendita nella Svizzera italiana. Il bioetanolo E85 è fabbricato ad Attisholz (SO), utilizzando resti della trasformazione del legno. La sua produzione non fa concorrenza a quella di alimenti, sottolineano i suoi promotori.



ATS
🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE