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Israele-Libano: delegazione svizzera da Siniora

Israele-Libano: delegazione svizzera da Siniora
BEIRUT - Una delegazione svizzera ha incontrato oggi a Beirut il presidente libanese Fuad Siniora per discutere in modo concreto dell'aiuto umanitario elvetico alla popolazione del Libano, teatro di scontri fra l'esercito israeliano ed Hezbollah...

BEIRUT - Una delegazione svizzera ha incontrato oggi a Beirut il presidente libanese Fuad Siniora per discutere in modo concreto dell'aiuto umanitario elvetico alla popolazione del Libano, teatro di scontri fra l'esercito israeliano ed Hezbollah. All'incontro hanno partecipato François Barras, ambasciatore in Libano, e Toni Frisch, capo del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA). Barras, contattato telefonicamente dall'ATS, ha parlato di situazioni di grande distruzione. Un quarto della popolazione libanese si ritrova per strada a seguito dell'offensiva militare israeliana avviata il 12 luglio.

Ponti, strade e aeroporti sono danneggiati. Per un paese così ospitale è una "vera catastrofe", ha detto Barras. Sono già stati attivati progetti di aiuto per gli sfollati. Il CSA vuole inoltre aiutare a erigere un campo per diverse decine di migliaia di profughi nella capitale. Si occuperà anche dell'approvvigionamento di 67mila persone nella regione dello Chouf, a ovest di Beirut. Offrirà loro materassi, coperte, acqua e utensili da cucina.

Molti hanno trovato rifugio nelle scuole. Famiglie di 10-20 persone abitano in aule scolastiche grandi un quarto di quelle che si trovano in Svizzera. Anche alberghi in cattivo stato - non dispongono di corrente né di toilette funzionanti - vengono usati a questo scopo.

La Confederazione continua nel frattempo ad evacuare i cittadini elvetici. Un traghetto greco noleggiato dalla Francia con 1000 posti dovrebbe partire stasera da Beirut in direzione di Cipro. A bordo potrebbero prendere posto 40 svizzeri.

ATS
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