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SVIZZERA

Victorinox: «Sollievo per i dazi, ma la sfida non è finita»

Il CEO Carl Elsener parla di un «quadro normativo più gestibile», ma non libero da «grandi sfide». In primis quella legata ai dazi diretti sull'acciaio.
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Fonte ats
Victorinox: «Sollievo per i dazi, ma la sfida non è finita»
Il CEO Carl Elsener parla di un «quadro normativo più gestibile», ma non libero da «grandi sfide». In primis quella legata ai dazi diretti sull'acciaio.

ZURIGO - Il CEO di Victorinox Carl Elsener reagisce con sollievo alla riduzione dei dazi doganali americani al 15% sui prodotti svizzeri. La novità crea un «quadro normativo decisamente più gestibile» per le esportazioni negli Stati Uniti, ha indicato oggi all'agenzia Awp il fabbricante di coltellini tascabili e coltelli da cucina

Grazie all'abbassamento delle barriere doganali «il sacrificio finanziario» per le consegne negli Stati Uniti sarà notevolmente inferiore, ha sottolineato il dirigente. Allo stesso tempo i dazi diretti ancora in vigore e quelli aggiuntivi sull'acciaio rimangono una «grande sfida». Anche dagli Stati Uniti giunge un chiaro segnale di sollievo: i team sul posto hanno valutato la nuova situazione come impegnativa, ma «decisamente più gestibile» rispetto a quella precedente.

Gli Usa rappresentano il mercato estero più importante per il gruppo, contribuendo a il 18% del fatturato. L'obiettivo rimane quello di consolidare la presenza nel paese e di fare tutto il possibile per non perdere quote di mercato, ha fatto sapere Elsener.

Victorinox considera peraltro l'accordo doganale annunciato da Berna e Washington come un primo passo importante per favorire la competitività dell'industria elvetica. A lungo termine sono però necessari ulteriori miglioramenti delle condizioni quadro, ad esempio attraverso intese commerciali e l'eliminazione degli ostacoli amministrativi.

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