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IL SORPASSO... A QUATTRO RUOTEIl Mondiale sembra entrare in una nuova via

22.05.24 - 14:34
Tra evoluzioni e avversari che non ti aspettavi, gli ingredienti nel paddock promettono bene
keystone-sda.ch / STF (Antonio Calanni)
Il Mondiale sembra entrare in una nuova via
Tra evoluzioni e avversari che non ti aspettavi, gli ingredienti nel paddock promettono bene
Intanto a Monte Carlo sarà show già dalle qualifiche: partire davanti, a meno di un suicidio strategico, significa aver quasi vinto.
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IMOLA - Tra la via Emilia e Monaco troviamo una F1 diversa da quella che ci aspettavamo a inizio stagione. Verstappen continua a vincere, ma non domina più come in Bahrain dove era cominciata l’avventura. Ha conquistato cinque gare su sette, ha un vantaggio di 48 punti su Leclerc, ma per imporsi deve metterci molto di suo e qualche volta, come nelle qualifiche di Imola, deve pure sfruttare la scia di un alleato insospettabile come Nico Hulkenberg. La Red Bull non è più dominante come all’inizio. Lo dimostra anche la fatica di Perez che resta lontanissimo dal suo compagno di squadra e comincia seriamente a rischiare il posto. La monoposto più veloce adesso sembra esser diventata la McLaren, magari favorita dalla configurazione delle piste di Miami e Imola, ma certamente la più migliorata del lotto, soprattutto se paragoniamo le prestazioni con quelle dello scorso anno quando, fino a Silverstone Norris e Piastri dovevano lottare perfino per passare le Q1.

Dopo 7 gare e con 17 appuntamenti ancora in calendario, il mondiale sembra entrare in una nuova via, quella in cui Max Verstappen dovrà correre sempre al massimo per continuare a vincere con la regolarità vista fin qui. Anche a Imola Max, dopo aver litigato con la sua Red Bull nel primo giorno di prove, è stato praticamente perfetto. Ha corso con la pressione di Norris che negli ultimi 15 giri gli ha occupato gli specchietti, ma non ha sbagliato nulla mentre dietro prima Leclerc (taglio della chicane alla Gresini mentre braccava Lando) e poi lo stesso Norris (una sbavatura alla Villeneuve), non erano perfetti come lui. Il duello lo ha esaltato, tanto che al traguardo sembrava più contento rispetto a quando vinceva dopo una fuga solitaria. Lui è un racer e nulla lo diverte di più, tanto che nei ritagli di tempo del weekend di Imola ha gareggiato anche con il simulatore che si era fatto installare nel suo motorhome privato, alla 24 ore del Nürburgring. Vincendo anche lì con il Team RedLine alla guida di una Bmw M3. Il sabato ha eguagliato in un colpo i record di Prost (7 pole di fila nella stessa stagione) e Senna (8 pole consecutive), nella notte ha corso un paio di stint al simulatore, poi è andato in pista a Imola e ha chiuso la giornata con coppa e bollicine italiane.

Il weekend della Ferrari è stato dolce e amaro allo stesso tempo. Leclerc si aspettava una gara di testa e magari anche una pole. Ha dovuto accontentarsi del podio, il quarto dell’anno, che lo ha proiettato al secondo posto in campionato. Le evoluzioni portate in pista hanno dato risposte positive, ma funzioneranno ancora di più su altre piste (Canada ad esempio). La parte amara del weekend è data dal fatto che davanti non c’è più solo la Red Bull, ma anche la McLaren. L’avversaria che non ti aspettavi. Oggi ci sono tre auto che chiudono la gara racchiuse in meno di 8 secondi. Gli ingredienti perché il Mondiale 2024 possa scacciare la noia ci sono tutti. Già dal prossimo weekend di Monte Carlo, dove le qualifiche diventeranno uno show incredibile. Perché se a Imola è difficile passare, con le auto di oggi simili a piccoli pullmini, a Monaco è proprio impossibile sbagliare. Partire davanti, a meno di un suicidio strategico, significa aver quasi vinto.

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