I bianconeri, che in estate hanno cambiato diverse pedine, sono alla ricerca della loro identità
Sorride invece il Bellinzona, in testa alla classifica di Challenge League in compagnia di Aarau e Yverdon
LUGANO - Due partite, zero punti. Il campionato del Lugano non decolla e dopo 180' resta l'unica squadra che in Super League non ha ancora conquistato il benché minimo punto. Nessun dramma, per carità, la stagione è giovanissima ma in riva al Ceresio bisogna capire cosa non funziona per ingranare al più presto un paio di marce in più.
A sette giorni dalla sconfitta casalinga contro il Sion, la compagine di Mattia Croci-Torti – con Bottani in campo dall'inizio – nulla ha potuto neppure al Letzigrund, dove è stata sconfitta per 2-1 dal Grasshopper (al suo esordio stagionale). A tarpare le ali agli ospiti ci ha pensato il giapponese Hayao Kawabe, autore di una doppietta (12' e 47'). Una partita nella quale il Lugano, a cui al 43' è stato annullato un gol per fuorigioco ad Haile-Selassie, ha palesato qualche lacuna di troppo a 360 gradi. Il rigore trasformato al 79' da Celar ha soltanto reso più incandescente il finale di match senza però mutarne la sostanza.
Ma sulle rive del Ceresio è già tempo di preoccuparsi? No, anche se urge tenere alta la guardia. Nelle scorse settimane i sottocenerini hanno salutato in un colpo solo i vari Maric, Custodio, Lavanchy e Lovric, giocatori di assoluto valore in grado di portare tantissimo sia in campo ma anche in spogliatoio. Sebbene il valore tecnico dei nuovi acquisti non si discuta, probabilmente a Cornaredo c'è un gruppo “nuovo” da (ri)fondare, lo stesso che aveva consentito ai ticinesi di festeggiare il successo in Coppa Svizzera e di giungere quarti in campionato. Lo spirito di gruppo, spesso tirato in ballo dal Mister momò, era stata la benzina del Lugano nel campionato scorso. A Cornaredo, in attesa di giornate migliori, bisogna dunque armarsi di pazienza...
Se a Lugano ci si lecca le ferite, in Challenge League il Bellinzona può sorridere. Quattro punti in due partite? Quasi sicuramente qualsiasi tifoso granata alla vigilia del campionato ci avrebbe messo la firma. Tanto più che questi sono arrivati contro Losanna e Thun, non certo due “squadrette”.
Dopo la prestigiosa vittoria colta alla vigilia contro i vodesi, venerdì i ticinesi sono andati a strappare un punticino con le unghie e con i denti in terra bernese, contro la compagine di un certo Mauro Lustrinelli che proprio all'ombra dei Castelli in passato si era tolto parecchie soddisfazioni conquistando perfino la Nazionale.
Nonostante non abbia disputato una gara brillante, il complesso di David Sesa ha comunque salvato il pari nel finale grazie alla trasformazione di un rigore da parte di Cortelezzi (al suo secondo gol stagionale) al 91'. In precedenza i padroni di casa avevano trovato il vantaggio con Ahmed alla mezzora di gioco.
In graduatoria il cinico Bellinzona, insieme ad Yverdon e Aarau, guarda tutti dall'alto a quota quattro punti. Sabato al Comunale ci sarà la possibilità di rimpinguare ulteriormente il bottino, in occasione del match casalingo contro lo Stade Lausanne.