Croci-Torti in extremis: Lugano, non hai fatto una gran figura
Gestione zoppicante della crisi: con Croci-Torti il Lugano si è salvato in angolo.
LUGANO - Mattia Croci-Torti è il nuovo allenatore del Lugano: quasi tre settimane di travaglio e l'elefante ha partorito il topolino.
Mattia è l’uomo giusto al posto giusto? Conosce il calcio come le sue tasche, ha fatto la gavetta, è ambizioso e - da un po’ - anche saggio. È poi presissimo dalla nuova possibilità. Sicuramente, vista la situazione che si era venuta a creare, puntando su di lui il club ha fatto la scelta migliore: non ci saranno contraccolpi o tempi d’adattamento da mettere in conto, non ci saranno stravolgimenti né possibili incomprensioni.
Non è detto che un tecnico “nuovo” avrebbe portato con sé dei problemi, è vero; Croci-Torti garantisce però qualità a (quasi) zero rischi. Ha la sua occasione su una panchina importante e di sicuro lavorerà 24 ore al giorno per dimostrare di essere l’uomo giusto al posto giusto.
Tutto ciò dovrebbe far dormire sonni tranquilli ai tifosi i quali però, come tutti, hanno vissuto con sorpresa e giustificato fastidio le scelte di una proprietà che ha completamente bucato la gestione del primo “grattacapo”.
“Abel Braga non sarà più l’allenatore del Lugano perché vogliamo un uomo con il quale far partire un progetto nostro”, è stato il messaggio fatto passare al momento del congedo del mister brasiliano. Comprensibile. Da una dirigenza che parla tanto di programmazione ci si sarebbe in ogni caso aspettato che il nome del sostituto venisse immediatamente fatto. Non è accaduto. E il nuovo allenatore non è stato nominato neppure nelle (quasi) tre settimane successive. Arrivati ai limiti legali imposti dalla Swiss Football League, a Cornaredo hanno virato su Croci-Torti, che magari si dimostrerà fenomenale - il mondo bianconero se lo augura - ma che, questo è chiaro, ha fatto la figura del ripiego.
In favore di Mattia c’è un contratto fino al termine della stagione 2022-23, buono per infondere fiducia e dare stabilità. Starà a lui sfruttarlo. E, dopo l’inciampo, starà alla società dimostrarsi seria.