Sconfitti e delusi, i bianconeri devono trovare il modo di rimanere a galla.
Delicatissima la sfida della prossima settimana a Vaduz.
LUGANO - Settimo posto in classifica: è questo, al momento, il reale valore del Lugano.
Di un Lugano più competitivo di chi lotta per evitare la retrocessione - e a Sion se ne è avuta una prova - ma non tanto quanto chi corre per guadagnarsi un posto nella prossima Europa. Questo ha detto la sfida allo Zurigo, sulla quale i bianconeri puntavano molto e che invece si è risolta con una bocciatura.
In un Cornaredo che da fine novembre, dall’1-0 rifilato al Basilea, non li vede gioire (da allora sono arrivati 3 pari e 5 sconfitte) i ticinesi hanno infatti nuovamente steccato. E non sono stati sconfitti per un episodio sfavorevole. Il pur risicato rovescio (0-1) è stato figlio di un atteggiamento sbagliato e, sull’arco dei 90’, di evidenti limiti in fase di costruzione e finalizzazione. Permettere a un rivale rognoso ma non imprendibile come lo Zurigo di comandare il primo scorcio di gara è stato un errore imperdonabile. Come imperdonabili sono state le disattenzioni difensive - i tigurini hanno sfiorato il raddoppio - e i ripetuti balbettii nella trequarti avversaria. Consumati due terzi di stagione, i numeri stanno assumendo significati sempre più netti. E i numeri dicono che, a fronte di una difesa imperfetta nella sua comunque apprezzabile solidità, da troppo tempo ormai il Lugano fatica terribilmente a graffiare (7 reti segnate nelle ultime 10 partite in casa, 15 negli ultimi 15 match totali). In più, a differenza dell’autunno, sembra pure aver smarrito quell’entusiasmo e quella brillantezza che tante volte avevano aiutato a risolvere situazioni critiche.
Il problema sta nelle limitate qualità dei singoli? Sta in un gioco inadatto alle caratteristiche dei giocatori? Sta in un atteggiamento sbagliato? Tocca a Jacobacci dare una risposta e trovare una soluzione. Perché la classifica è relativamente tranquilla, ma di partite da giocare (e di rischi da correre) ce ne sono ancora parecchie.
Giusto mirare in alto, ma non necessariamente bisogna poi pretendere di essere in cima alla classifica. A meno che questo vada ad incrementare il consenso per il mega polo immobiliare di Cornaredo
Per rosa e budget è più ch soddisfacente, anzi.. è un bel risultato. Chi vuole di più crede ancora a babbo natale.
Settimo posto a 4 punti dal secondo... Per dirla come il buon Renzetti, ma di cosa stiamo parlando?
Sempre settimo é!!!!!
Con un po’ più di furbizia, vedi palloni non scagliati lontani e meno retro passaggi, si potevano avere almeno 5 punti in più, vedi pareggi con Basilea, Servette, e sconfitta con il Lucerna! La classifica avrebbe un altro volto e le considerazioni ben diverse.