Il presidente del Lugano si è espresso a margine dello 0-0 maturato a San Gallo contro il Malmö: «Secondo me Holender non è una prima punta»
SAN GALLO - C'è un po' di rammarico in casa Lugano in seguito al pareggio interno ottenuto nella quarta sfida della fase a gironi di Europa League contro il Malmö (0-0).
Alla luce di quanto visto in campo è un pari che sta stretto ai padroni di casa: nessun tiro in porta da parte del Malmö e le occasioni più ghiotte le hanno avute i bianconeri.
Della stessa opinione anche il presidente Angelo Renzetti alla fine della partita. «Abbiamo buttato via un ‘occasione d’oro, anche alla luce del risultato dell’altra partita giocata a Copenaghen», sono state le prime parole di un presidente amareggiato. «C’è molto equilibrio in questo girone e questa era una partita da vincere. Peccato perché in panchina avrei portato anche Sasere, con il suo movimento poteva creare confusione a una difesa svedese assai statica. Secondo me Holender non è una prima punta e poteva provare anche Bottani in quella posizione. Vincendo oggi e la prossima avremmo potuto qualificarci. Non è come in campionato, qui si gioca una partita secca. Abbiamo dimostrato che ce la giochiamo con tutte le altre squadre».
Ma è più deluso o più arrabbiato? «Direi entrambe le cose. Non possiamo lasciarci sfuggire di mano una vittoria del genere. Il rammarico c’è, abbiamo giocato una bella partita, ma alla fine è arrivato solo un pareggio».