Miguel Veloso ha raccontato un aneddoto relativo a CR7: «Lo sorprendeva il custode mentre noi eravamo a dormire. Capite perché non sono stupito della sua carriera?»
LISBONA (Portogallo) – Doti donategli da madre natura? Sì, certo. Fortuna? Sì, anche. Ma anche tanto, tanto lavoro, fin da giovanissimo.
È la caparbietà uno tra gli elementi che hanno portato Cristiano Ronaldo a raccogliere trionfi e applausi durante tutto l'arco della sua carriera. Caparbietà raccontata, in un aneddoto, da Miguel Veloso, che di CR7 era compagno ai tempi delle giovanili dello Sporting Lisbona.
«Quando stavamo nel centro sportivo dello Sporting, Ronaldo aveva 14 anni – ha sottolineato il 32enne centrocampista del Genoa - Alle undici di sera il responsabile faceva il giro delle stanze per controllare che tutti fossero a dormire, perché il giorno dopo si doveva andare a scuola. Cristiano? Lo trovava in palestra ad allenarsi. Adesso capite perché non sono stupito della sua carriera?».