Un turismo che lascia il segno: il nuovo pacchetto di Avanti con Ticino&Lavoro
Evaristo Roncelli, co-fondatore di Avanti con Ticino&Lavoro
Nel dibattito sul turismo ticinese si parla spesso di strategia, visione, destagionalizzazione. Parole che suonano bene, ma che rischiano di rimanere un esercizio teorico se non vengono trasformate in scelte concrete. Da qui parte Avanti con Ticino&Lavoro, che ha depositato dodici emendamenti per cambiare il modo in cui il Cantone investe nel turismo tra il 2026 e il 2029.
L’idea è semplice: se spendiamo soldi pubblici, bisogna poter capire cosa otteniamo in cambio. E soprattutto evitare la classica pioggia di progetti effimeri che animano un weekend e poi spariscono senza lasciare traccia. Per questo si propone di legare gli aiuti pubblici anche alla qualità del lavoro: chi riceve contributi importanti dovrà mostrare come tratta i collaboratori, quanti apprendisti forma, quanto investe nella formazione e quanto è stabile l’occupazione. Non per punire, ma per far crescere il settore senza precarizzare chi ci lavora. L’Agenzia turistica ticinese (ATT) avrà obiettivi chiari e misurabili su destagionalizzazione, ospiti esteri, digitale, cofinanziamenti privati e reputazione. E ogni anno il Governo dovrà spiegare al Parlamento cosa è stato fatto e con che risultati.
Un capitolo importante riguarda il lago. Il Ticino ha un patrimonio naturale straordinario, ma negli ultimi anni il sistema lacustre ha mostrato limiti e ritardi. Gli emendamenti propongono una Strategia lacustre da definire entro dodici mesi e una quota minima di investimenti destinata ad accessi, pontili, navigazione, segnaletica e servizi digitali. L’obiettivo è trattare il lago come un’infrastruttura centrale dell’esperienza turistica, non come semplice sfondo per le cartoline.
Il pacchetto introduce anche una piccola riserva per progetti iconici: installazioni, percorsi scenografici, opere capaci di diventare simboli riconoscibili e di generare visibilità spontanea. Entra in scena anche il criterio “selfie/social”, che valuta il potenziale di un progetto di diventare attrattivo grazie ai contenuti condivisi dai visitatori. Non si tratta di trasformare il Cantone in un parco a tema, ma di riconoscere che oggi la reputazione passa anche dalle foto scattate dai turisti.
Accanto ai grandi interventi, c’è spazio anche per idee più piccole ma molto concrete: una corsia veloce per micro-progetti sotto i 500’000 franchi, con meno burocrazia e più supporto tecnico, pensata soprattutto per valli e piccoli Comuni. E per alcuni progetti viene introdotta la possibilità di un prestito a tasso zero, utile per iniziative “quattro stagioni” o interventi con un vero valore aggiunto.
In sintesi, la proposta punta a un cambio di passo: meno eventi spot e più infrastrutture utili, meno frammentazione e più visione, meno soldi a pioggia e più impatto misurabile. Un turismo che non accende un riflettore per un giorno, ma costruisce valore nel tempo.
Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!