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Traffico e strade: giù la maschera

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Traffico e strade: giù la maschera
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Il messaggio è stato ed è chiaro: la stragrande maggioranza della popolazione del Mendrisiotto non vuole soluzioni che stritolano la regione - e la città di Mendrisio - nella morsa del traffico. Eppure, USTRA porta avanti sistematicamente i suoi progetti senza curarsi di elementi - che sembra considerare dettagli collaterali trascurabili - come utilizzo del territorio, sostenibilità ambientale, salute, qualità della vita. E tira dritto incurante di tutto. Lo stesso discorso vale per la corsia dei camion tra Coldrerio e Balerna.

La scorsa settimana è stata resa nota l’intenzione dell’Ufficio federale delle strade USTRA di intervenire (secondo loro non si tratta di “ripensarlo” …) sullo svincolo di Mendrisio per ovviare all’aumento del traffico che, la sera, il PoLuMe porterebbe (meglio ormai dire avrebbe portato) all’uscita dell’autostrada. Pare infatti che l’attuale svincolo non sarebbe stato in grado di sopportare il numero superiore di auto in arrivo su tre corsie invece di due.

Se la notizia dell’ipotesi sottoposta al Municipio di Mendrisio, resa nota a inizio della settimana scorsa dalla Regione, fosse stata di dominio pubblico prima del 24 novembre, a Mendrisio il potenziamento delle autostrade svizzere sarebbe probabilmente stato bocciato non con il 64% dei voti ma con il 70% e forse più. Lo stesso sarebbe successo nel Mendrisiotto dove la percentuale dei NO è stata del 62.8%.

Durante la campagna abbiamo incontrato centinaia di persone che ci hanno detto di averne abbastanza di strade, che avrebbero votato NO perché contrarie anche al PoLuMe. Ora, uno svincolo costato 100 milioni di franchi (di gran lunga più del previsto), che ha occupato importanti superfici di un comparto già fin troppo cementificato, avrebbe bisogni di lavori dopo appena una decina d’anni? È la conferma di quanto diciamo da sempre: più strade (terza corsia) portano più traffico e la necessità di nuove infrastrutture!

Il NO all’ampliamento delle autostrade ha costretto USTRA e l’Ufficio federale dei Trasporti a fermarsi, ad annullare riunioni già previste, a ripensare la strategia, tanto che il consigliere federale Albert Rösti ha deciso di affidare al Politecnico federale di Zurigo uno studio sui fabbisogni.

L’AlternativA ritiene prioritarie soluzioni che non impattano sulla qualità della vita della popolazione e sul territorio, già ampiamente compromesso nel fondovalle. Incentivare la mobilità aziendale, la mobilità dolce e continuare a potenziare il trasporto pubblico deve essere prioritario. Perché, come detto, più strade si creeranno, più il traffico troverà nuovi sbocchi e maggiori saranno i disagi. Si tratta di promuovere un chiaro cambio di paradigma nel segno di maggiore sostenibilità.

Sulla questione l’AlternativA ha inoltrato un’interpellanza al Municipio.

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