Acquisto stabile EFG, «non prendiamo in giro i ticinesi»

Giovanni Albertini, Avanti con Ticino&Lavoro.
LUGANO - Se siamo arrivati ad avere un palazzo della Giustizia in queste condizioni è esclusivamente colpa della politica e della sua mala gestione delle infrastrutture pubbliche. Perché in tutti questi anni non è stata fatta una manutenzione decente dello stabile? Perché non sono stati previsti degli investimenti di miglioria per adeguare lo stabile alle mutate esigente a livello digitale? Perché non sono state individuate delle alternative o non è stato individuato un nuovo progetto per realizzare a costi (decenti) un nuovo palazzo della Giustizia? Perché non è stato integrato il palazzo della Giustizia nell nuovo Polo Sportivo di Lugano?
Facciamoci tutte queste domande prima di scendere a patti con chi difende una spesa folle di decine e decine di milioni e quando allo stesso tempo gli stessi soggetti ci chiedono sacrifici e tagli in ambito sociale. Uno stabile, quello EFG, imponente e di lusso che vogliono acquistare a tutti i costi utilizzando i nostri soldi, per coprire e mettere una pezza su errori commessi da loro politica poco lungimirante.
Personalmente, da dieci anni, cerco giornalmente e gratuitamente di dare una mano ai disoccupati ticinesi, ma inorridisco e prendo rabbia quando vedo certi politici con palesi conflitti di interesse difendere un acquisto sbagliato e oneroso che andrà sulle spalle di tutti.
Onestamente, coloro che dovrebbero pagare i costi aggiuntivi per la logistica della giustizia sono i politici che hanno latitato, speculato e gestito male la situazione del palazzo di Giustizia esistente e che oggi pretendono, dandoci un ultimatum, di sperperare i soldi di tutti a favore dei soliti noti.
Giovanni Albertini, Avanti con Ticino&Lavoro




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