Dal gelo antartico al sole del Sudafrica: missione compiuta

Alessandro Maraniello ha portato a termine la seconda delle sette maratone della World Marathon Challenge. La prossima? In Australia
Alessandro Maraniello ha portato a termine la seconda delle sette maratone della World Marathon Challenge. La prossima? In Australia
CITTÀ DEL CAPO - La più grande preoccupazione di Alessandro Maraniello, in questi primi due giorni della World Marathon Challenge, era la difficoltà di recuperare. Il volo di sei ore da Ultima Base in Antartide a Città del Capo ha dato ai runner partecipanti all'impresa veramente poco tempo per risettarsi alle condizioni ambientali, totalmente opposte rispetto al giorno precedente.
Se venerdì l'anello sul quale si è corso era ricoperto di neve e gli atleti erano vestiti da capo a piedi, sabato in Sudafrica il contesto era pienamente estivo: sole, caldo relativo (22 gradi alla partenza, secondo l'organizzazione) e un percorso costiero. Tutto un altro panorama rispetto alla distesa di bianco antartica.
Si è conclusa quindi la seconda prova del progetto Marathoniello. Il runner ticinese ha percorso i 42,1 chilometri in 4 ore tre minuti e 13 secondi, a una media di 5 minuti e 47 secondi al chilometro. L'organizzazione non ha ancora comunicato i dati ufficiali, ma Alessandro ci tiene a sottolineare una cosa: «Non ho vinto. Hanno messo il nastro, ma non so perché». Il risultato è stato comunque eccellente: un settimo posto di tappa tra gli uomini e nono complessivo.
Ora, dopo l'Africa, tocca all'Oceania. Domenica 2 febbraio si corre a Burswood, alle porte di Perth, nell'Australia Occidentale.
Per seguire tutti gli aggiornamenti del progetto Marathoniello c'è lo Speciale di Tio/20minuti, ma anche le nostre pagine social nonché il sito ufficiale di Marathoniello (dal quale è possibile sostenere la Fondazione Amilcare).









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