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Una serie che segna la nostra epoca

"The Bear" si conferma, anche nella quarta (e ultima?) stagione, un prodotto audiovisivo di assoluta eccellenza
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Una serie che segna la nostra epoca
"The Bear" si conferma, anche nella quarta (e ultima?) stagione, un prodotto audiovisivo di assoluta eccellenza

SAVOSA - I ristoranti sono posti speciali, dove le persone vanno nelle occasioni importanti o «per sentirsi meno sole». A dirlo è Carmy Berzatto - ed è così che prende il via la quarta stagione di "The Bear". La serie riparte appena dopo il punto in cui ci aveva lasciati la terza stagione, che è stata - con il senno di poi - una lunga preparazione per questa lunga cavalcata insieme al team del ristorante di Chicago, tra il sogno di diventare un locale stellato all'incubo di un perenne Giorno della Marmotta, nel quale le incertezze e gli sbagli si ripresentano all'infinito.

Storer ovunque - Quelli che potrebbero essere (il condizionale è d'obbligo, al momento) gli ultimi dieci episodi di una delle serie tv più celebrate degli ultimi anni vedono un coinvolgimento totale dello showrunner, Christopher Storer. C'è la sua mano non solo nella scrittura, ma nella regia di ogni episodio. Chi ha seguito l'evoluzione di "The Bear" dal 2022 a oggi sa che, quando è Storer a dirigere, il momento è importante. Qui, in effetti, lo sono tutti - e il 44enne riversa in ogni puntata il suo inconfondibile ritmo incalzante con oasi di tempi dilatati, nelle quali sembra che non accada nulla, ma solo in superficie.

La bellezza della semplicità - C'è un esempio che riguarda una conversazione al telefono tra Carmy (Jeremy Allen White) e sua sorella Natalie (Abby Elliott), che dimostra come non ci sia sempre bisogno di belle parole per creare una bella scena. È costruita, come spesso è accaduto nella serie, da frasi semplici che due persone si possono realmente scambiare al telefono. A renderla grande è il modo in cui è stata girata, con il carico di cose dette e non dette che grava sugli interlocutori.

Musica e immagine - Come sempre, "The Bear" fa un uso fenomenale della musica. Sono spesso grandi hit del passato, con una funzione sia spettacolare che funzionale alle scene. È ben oltre un sottofondo e ci si avvicina alla sinergia tra immagine e sonoro che ha segnato alcune grandi collaborazioni cinematografiche. Più che Morricone-Leone, ricorda l'impiego di molti brani fatto da Martin Scorsese in alcuni dei suoi capolavori.

La famiglia soprattutto - Nella quarta stagione, più che mai, c'è la famiglia al centro del discorso. C'è la famiglia-famiglia (per usare un'espressione dello show) che viene trascurata: Carmy non ha ancora visto la nipotina, il padre di Sydney non riesce a parlare con lei. Eppure la famiglia è la cosa più importante, per tutti. Anche quando fa male. Proprio come l'amore, come gli altri rapporti, personali e interpersonali. Le ansie e i sensi di colpa vengono affrontati e, anche se non se ne viene a capo, si riesce ugualmente a farci i conti e a conviverci.

Ma c'è in "The Bear" anche un'altra famiglia: quella professionale, che è altrettanto importante di quella fondata su rapporti di sangue o parentela. Non è un caso che «Ogni ospite è famiglia» sia lo slogan che accompagna lo staff nella ricerca dell'eccellenza (e della migliore versione di ciascuno di essi).

Un altro episodio da libri di storia - Merita una menzione speciale il settimo episodio, che riallaccia il legame - ma con emozioni e stati d'animo molto differenti - con il sesto della seconda stagione, "Fishes", indimenticabile per chiunque l'abbia visto (e già considerato tra i migliori dell'intera storia della televisione). Ma anche questo, beh, se c'è qualcosa di più commovente...

Il senso del lavoro - È anche una serie che ci fa riflettere sul nostro rapporto con il lavoro, per chi ne ha uno, o con lo studio o con una passione da portare avanti. È una continua spinta a migliorarsi. Non perché ci viene chiesto o per dimostrare qualcosa, o meglio non solo: perché è giusto che sia così. Sarebbe bello che chiunque abbia la responsabilità di un'azienda o sia in qualche modo datore di lavoro guardasse questa quarta stagione.

Il finale... Lascia molto su cui riflettere e apre un interrogativo su come proseguira. È notizia di queste ore l'annuncio del rinnovo per una quinta stagione.

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