Koan, un viaggio oltre il muro del suono

LUGANO - Il primo singolo estratto è “Warmed Up Soup”, che il combo ha dato alle luce qualche settimana fa, mettendolo a disposizione, tra l’altro, in free download all’interno del portale koan-band.ch. A quasi quattro anni dagli ultimi segnali del gruppo, la canzone documenta un ammaliante ritorno, inevitabilmente più maturo e in grado di portare con sé un bagaglio di esperienze, studio e live, del tutto poco comuni, soprattutto qui alle nostre latitudini: le modulazioni di Pierre Michel Dettori – custode di una vocalità ruvida e profonda – guidano chitarre oleate a dovere supportate da un’inarrestabile base ritmica. La memoria mi riporta a Seattle, a un passo dagli scantinati, da cui, sul finire degli anni Ottanta, trasudava grunge, autentico e, soprattutto, ancora incontaminato… I Koan, guardando al passato, si nutrono di quell’essenza, proiettandola, nel contempo, in un futuro indefinito…

"Il disco raccoglierà dodici tracce – mi spiega Marcello Cantù (chitarra), che condivide l’attuale line-up della band con Dettori (voce), Michele Castiglioni (basso), Fabio Mariuzzo (chitarra) e Andrea Martinelli (batteria) – Nel corso del processo di lavorazione, appena portato a termine con l’apporto del produttore Pietro Foresti (che ha collezionato collaborazioni, tra gli altri, con l’ex Guns N’ Roses Tracii Guns, ndr), l’intento era quello di ottenere un sound genuino, dinamico ed emotivo… I brani, infatti, sono il risultato – naturale e privo di sovraincisioni – delle recording session effettuate in presa diretta lo scorso mese di ottobre tra le mura del nostro locale prove a Balerna…".