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IL PARERE DELL'ESPERTO

Danni alla schiena per chi gioca ai videogames

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Danni alla schiena per chi gioca ai videogames
MILANO - Ore e ore incollati ai videogiochi possono alterare la postura e provocare danni, anche seri, a muscoli e colonna. E i più a rischio sono bambini e adolescenti: la posizione innaturale assunta durante le 'maratone' alla consolle può c...

MILANO - Ore e ore incollati ai videogiochi possono alterare la postura e provocare danni, anche seri, a muscoli e colonna. E i più a rischio sono bambini e adolescenti: la posizione innaturale assunta durante le 'maratone' alla consolle può causare problemi, soprattutto nelle fasi della crescita. L'allarme arriva da Alessandro Beraldi, odontoiatra specializzato in Posturologia e gnatologia clinica e consulente del reparto di Posturologia sportiva dell'Università Bicocca di Milano.

"Il 40% dei miei pazienti con problemi posturali ha meno di diciotto anni e, tra questi, una percentuale sempre maggiore lamenta danni da videogioco: nel 10% dei casi - spiega lo specialista - il videogioco è fattore primario, in un altro 25% videogame, computer, televisione e vita sedentaria sono cofattori di assoluta importanza". I dati parlano chiaro. Secondo una recente indagine Istat, il 71% delle famiglie con almeno un minorenne possiede il personal computer, senza contare chi usa consolle diverse. Si stima che bambini e ragazzi che usano il pc siano quasi tre milioni, con un picco di utilizzo tra i 15 e i 19 anni (oltre il 77%).

Combattere mostri e guerre virtuali, guidare macchine e vincere campionati stando rigorosamente seduti davanti a un monitor, "porta ad assumere una posizione caratteristica e facilmente riconoscibile", dice Beraldi: testa protesa, iperlordosi (ossia un'eccessiva curvatura) del collo e mandibola indietro. "A lungo andare questo comportamento cronicizza le alterazioni della curvatura della colonna, provoca dolori muscolari, è causa di problemi di occlusione della bocca - afferma lo specialista - Per questo è importante correggere i disturbi con degli attivatori che modifichino lo schema posturale e occlusale, aiutando anche ad educare alla respirazione".

La terapia è piuttosto impegnativa: prevede un comportamento attivo del paziente. Ma è risolutiva, e "vivamente consigliata per i ragazzi: fino a 10 anni si ottengono risultati definitivi in breve tempo (sei mesi) - prosegue l'esperto - mentre più si va avanti con l'età, più i tempi si dilatano. Quando il processo di crescita finisce, invece, i benefici, anche se evidenti, possono essere solo parziali e spesso gli adulti devono 'accontentarsi' di un bite, che si limita però a tamponare il danno posturale". Già nel 2004 gli scienziati del Karolinska Institute avevano puntato il dito contro l'industria dei videogiochi e del divertimento in genere, considerata colpevole di incollare i giovani su una sedia togliendo tempo all'attività fisica.

Secondo i ricercatori svedesi, inoltre, i videogame violenti, i più gettonati dai ragazzi, potevano indurre a comportamenti aggressivi e a volte criminali. "Ma le ore davanti al computer - conclude Beraldi - non solo possono causare danni alla linea e alla vita sociale, ma anche al fisico" e in particolare a muscoli e schiena.

 
Adnkronos Salute

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