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LUGANO

«Lucifero non incarna solo il male»

Il cantante ticinese Michel Steyaert racconta del suo ultimo progetto musicale.
«Lucifero non incarna solo il male»
Michel Stayaert
Fonte Red
«Lucifero non incarna solo il male»
Il cantante ticinese Michel Steyaert racconta del suo ultimo progetto musicale.

LUGANO - Il cantante ticinese Michel Steyaert ha recentemente pubblicato il suo ultimo Ep "Cadere". Lo abbiamo intervistato e lui si è raccontato. 

Un Ep che ruota attorno alla dualità tra il bene e il male, tra scelte di vita giuste e sbagliate… A cosa si ispira?
«Alla lotta tra luce e ombra, all'istinto di fare del bene e la tentazione di perdersi nel male. È un viaggio che si ispira a esperienze di vita vissuta, come l'assenza di figure di riferimento durante la crescita, il dolore della perdita e la sensazione di essere giudicati. Lucifero, in questo caso, non è solo una figura che incarna il male, ma un simbolo di ribellione, di caduta e redenzione.

Quali emozioni racchiude?
La rabbia di chi si è sentito giudicato senza essere compreso, la malinconia di un passato non molto lontano, il dolore di crescere troppo in fretta, ma anche la forza di chi, nonostante tutto, riesce ancora a volare. In generale, è attraversato da un'energia contrastante: a volte cupa e introspettiva, altre volte luminosa e istintiva. È il ritratto di una generazione che si muove tra la voglia di scappare e il bisogno disperato di sentirsi a casa. In fondo, è una confessione: non siamo perfetti, ma siamo veri. Cadere, è parte del volo».

È sicuramente un progetto musicale più “maturo” e sicuramente più “completo” rispetto a quelli precedenti… Complice forse il tuo viaggio negli Stati Uniti?
«Ogni volta che vado in America, torno rinvigorito ed energizzato, questo è vero... Ma più da un punto di vista spirituale che musicale. Anche se solitamente, lì, sono in grado di trovare nuove sonorità e vivere situazioni incredibili, come partecipare alle messe-gospel. Il pastore che annuncia “Cristo è nato e poi risorto” con i fedeli che gridano “Amen”. Tutto ciò è semplicemente meraviglioso. 

Il tuo canale Youtube e in generale le piattaforme su cui pubblichi la tua musica stanno andando bene, con oltre mezzo milione di visualizzazioni complessive su Youtube… Riesci a vivere di musica?
«Sarebbe bello... Spesso si pensa che se un musicista ha un minimo di visibilità, è automaticamente un milionario, ma essere famosi non significa avere soldi. E questo vale anche in Svizzera, dove è abbastanza difficile vivere di musica. Vedremo come andrà, ma ci credo e continuo a lavorarci ogni giorno».

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