E sicuramente il film piu insolito di questo festival ed è stato proiettato a mezzanotte di giovedi sera nella sezione Cineasti del Presente. Stiamo parlando di Uncut dellitaliano Gionata Zantonello, il quale ha voluto restituire alluomo di celluloide ciò che gli appartiene di diritto, il suo sesso. Il pene si prende quindi la rivincita in questo film.
Bloccato in casa per via di una frattura al bacino, Ciccio cerca disperatamente di attirare una donna nel suo letto, compresa la bella poliziotta che indaga sulla scomparsa della ragazza del giovane.
Il regista ha deciso di puntare la cinepresa (secondo il concetto metonimico della parte per il tutto) tra le gambe dell'ambizioso seduttore, svelando così con molta ironia i retroscena del rapporto uomo-donna. Il pene è quello dellattore porno Franco Trentalance, che ha così raccontato questa sua esperienza.
« Quando il regista mi ha mandato la sceneggiatura del film, ho dapprima rifiutato. Mi sembrava assurda lidea di un piano sequenza lunghissimo e senza tagli sul mio pene in stato di riposo. Un attore hard è abituato a recitare in erezione, in questo caso bisognava recitare a metà, con un pene in stato di riposo, un po frustrato così comera lo stato psicologico del protagonista, e sinceramente per un attore hard recitare con un pene frustrato non è il massimo. Poi alla fine però mi sono lasciato convincere e devo dire che non me ne sono pentito affatto. Mi sono divertito molto. Nellhard luomo è sempre rappresentato come macho, mentre la donna è quasi sempre succube, in «Uncut » invece era tutto il contrario. E poi sempre più attori porno si buttano nei film ufficiali. A Budapest ad esempio moltre attrici porno vengono assunte anche per ruoli minri in pellicole non a luci rosse. In Intalia lunica caso famoso è quello di Rocco Siffredi, ma lui è un fenomeno che difficilmente potrà ripetersi.
S.F