Accordo di libero scambio con la Cina, al via i negoziati

La data X è quella del prossimo 23 settembre
BERNA - È ormai imminente l'avvio dei negoziati sull'asse Svizzera-Cina sull'ottimizzazione dell'accordo di libero scambio fra i due Paesi. La data X è quella del prossimo 23 settembre, quando è in calendario una cerimonia d'apertura virtuale a livello ministeriale, fa sapere oggi il Consiglio federale.
Nella sua seduta odierna, si legge in una nota, l'esecutivo è stato informato sull'esito delle consultazioni relative alla revisione dell'intesa. La Conferenza dei Governi cantonali ha espresso un parere favorevole e il progetto ha raccolto il gradimento anche delle due Commissioni parlamentari di politica estera (CPE).
L'accordo con Pechino è in vigore dal 1° luglio 2014. Da allora le esportazioni svizzere di beni verso la Cina sono passate da 8,8 miliardi a 15,4 miliardi di franchi (esclusi i metalli preziosi, le pietre preziose e semipreziose e le opere d'arte e d'antiquariato), il che rappresenta un aumento del 74,2%. Nello stesso periodo le importazioni di beni dal Paese asiatico sono lievitate del 47,5%, salendo da 12,1 a 17,9 miliardi.
L'accordo presenta ancora un notevole potenziale di ottimizzazione e sviluppo, soprattutto per quanto riguarda gli scambi di beni, scrive il Consiglio federale. I possibili miglioramenti riguardano in primo luogo il riesame e l'estensione degli sgravi doganali per i prodotti d'esportazione elvetici di maggior interesse.
Sono previsti perfezionamenti anche nei settori delle regole d'origine, degli investimenti e dei servizi, compresa in particolare l'inclusione di norme sul commercio elettronico. Il governo punta pure a rafforzare le disposizioni sulla tutela dell'ambiente e dei diritti dei lavoratori.




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