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UBS / CREDIT SUISSELe severe «linee rosse» imposte ai dipendenti di Credit Suisse

12.06.23 - 08:41
Dopo l'acquisizione, UBS ha stilato un elenco con oltre una ventina di restrizioni, dai paesi ad alto rischio ai politici da non avvicinare
KEYSTONE/AP/Walter Bieri (Walter Bieri)
Fonte ats
Le severe «linee rosse» imposte ai dipendenti di Credit Suisse
Dopo l'acquisizione, UBS ha stilato un elenco con oltre una ventina di restrizioni, dai paesi ad alto rischio ai politici da non avvicinare

ZURIGO - UBS starebbe imponendo severe restrizioni ai dipendenti di Credit Suisse (CS), tra cui il divieto di acquisire nuovi clienti da paesi ad alto rischio e di utilizzare prodotti finanziari complessi: lo scrive il Financial Times (FT) in un contributo online.

Stando alla testata britannica i dirigenti di UBS hanno stilato un elenco di oltre 20 cosiddette "linee rosse" invalicabili che vietano al personale di Credit Suisse una serie di attività a partire dal primo giorno di unione delle due banche, cioè oggi, riferiscono persone a conoscenza del dossier. I passi vietati includono l'assunzione di clienti provenienti da stati quali Libia, Russia, Sudan e Venezuela e il lancio di nuovi prodotti senza l'approvazione dei dirigenti di UBS. Non avvicinabili sono anche i politici ucraini e le imprese statali del paese dell'est, per evitare potenziali problemi di riciclaggio di denaro.

Secondo FT l'elenco delle restrizioni comprende undici rischi finanziari e dodici non finanziari ed è stato redatto dal dipartimento di compliance, cioè quello che si occupa di garantire la conformità alle regole della banca. Contattata dall'agenzia Awp, UBS non ha voluto commentare queste informazioni.

Lo sfondo delle "linee rosse", spiega il quotidiano inglese, è da ricercare probabilmente nella precedente cultura di Credit Suisse: l'istituto era molto più disposto ad accettare clienti difficili e a offrire loro prodotti ad alto rischio. «Siamo preoccupati per la contaminazione culturale», aveva dichiarato il mese scorso il presidente del consiglio di amministrazione di UBS Colm Kelleher. «Avremo una soglia incredibilmente alta per chi entrerà in UBS», aveva detto.

UBS ha completato oggi l'acquisizione legale del concorrente. Venerdì UBS e la Confederazione avevano firmato definitivamente il contratto con cui lo stato fornisce un'ampia garanzia a copertura di eventuali perdite derivanti dalla realizzazione di attivi di Credit Suisse. La garanzia è di 9 miliardi di franchi e copre le eventuali perdite eccedenti 5 miliardi, importo questo che sarà a carico di UBS.

Come noto UBS ha accettato di rilevare il concorrente pagando un prezzo di 3 miliardi di franchi. Da parte sua lo stato ha messo sul tavolo 259 miliardi, fra aiuti di liquidità della BNS (200 miliardi e altri 50 prima del 19 marzo, data in cui è stata annunciata l'acquisizione) e garanzie della Confederazione (i suddetti 9 miliardi).

Oggi sarà probabilmente anche l'ultimo giorno di negoziazione delle azioni Credit Suisse alla borsa svizzera.

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