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SVIZZERAEconomia svizzera, UBS accenna un sorriso

07.02.23 - 11:25
Cresce l'ottimismo tra gli esperti del colosso bancario sull'andamento previsto per il 2023. Buone notizie anche per l'inflazione
Depositphotos (foto d'archivio)
Fonte ats
Economia svizzera, UBS accenna un sorriso
Cresce l'ottimismo tra gli esperti del colosso bancario sull'andamento previsto per il 2023. Buone notizie anche per l'inflazione

ZURIGO - Gli economisti di UBS tornano un po' più ottimisti riguardo all'andamento dell'economia svizzera nell'anno in corso: il prodotto interno lordo (Pil) dovrebbe salire dello 0,7% nel 2023, a fronte della precedente stima del +0,4%. Per il 2024 viene per contro confermato il pronostico di +1,0%.

La crisi energetica continua a condizionare l'odierno sviluppo economico, ma le temperature miti di inizio anno dovrebbero salvare l'Eurozona da una grave recessione, spiega UBS in un comunicato odierno. Gli elevati prezzi dell'energia peseranno comunque ulteriormente sui redditi dei cittadini europei e di conseguenza si osserverà un rallentamento delle esportazioni elvetiche.

Novità positive giungeranno sul fronte dell'inflazione, che nel corso dell'anno scenderà sotto la soglia del 2%: per l'intero 2023 gli esperti della grande banca scommettono su un rincaro del 2,1%, che scenderà all'1,3% nei dodici mesi successivi.

Di conseguenza si prospetta la fine dei rialzi dei tassi di interesse di riferimento. La Banca nazionale svizzera (BNS) aumenterà probabilmente il tasso guida all'1,5% in marzo, ma in seguito non ci saranno più ulteriori strette, si dicono convinti gli specialisti di UBS.

La crescita dei tassi di interesse lascerà peraltro il segno sul mercato immobiliare: nel 2023 la progressione dei prezzi dovrebbe attestarsi all'1,5% per le case unifamiliari e all'1,0% per gli appartamenti. In termini reali - corretto cioè dall'inflazione - il costo degli immobili scenderà: sarebbe la prima volta in oltre due decenni, sottolineano gli economisti di UBS.

Sul fronte dell'impiego, malgrado l'incertezza del contesto macroeconomico il mercato del lavoro rimane solido e le aziende continuano a dover affrontare una penuria di manodopera. Dopo essere sceso a una media del 2,2% l'anno scorso il tasso di disoccupazione dovrebbe perciò salire solo leggermente, rispettivamente al 2,3% nel 2023 e al 2,5% nel 2024.

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