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CinaLe navi cinesi scompaiono dai radar e nessuno sa più dove sono le merci

24.11.21 - 14:59
Una nuova legge entrata in vigore il primo novembre potrebbe essere la causa della mancanza d'informazioni
Keystone
Le navi cinesi scompaiono dai radar e nessuno sa più dove sono le merci
Una nuova legge entrata in vigore il primo novembre potrebbe essere la causa della mancanza d'informazioni

PECHINO - Dove sono le navi cinesi? Non sui radar. Dal primo novembre è entrata in vigore a Pechino una nuova legge sulla protezione dei dati e tre settimane dopo le segnalazioni di posizione dei mercantili sono diminuite del 90%. Un bell'inghippo viste le difficoltà nelle catene di approvvigionamento e l'avvicinamento del Natale.

Pechino non si fida e si chiude a riccio - Già alla fine di ottobre degli analisti affermavano di aver notato un calo del traffico marittimo. Ma questo calo non è reale, le navi ci sono, solo non segnalano la loro posizione o se hanno lasciato i porti e quando. La nuova legislazione, spiega la Cnn in un'analisi, prevede che le aziende ricevano l'approvazione del governo prima di poter inviare informazioni fuori dal territorio cinese. Ciò che Pechino teme è che dati sensibili finiscano nelle mani degli stati stranieri.

Eppure, anche se la legge non prevede che i dati delle navi non possano essere condivisi, sembra comunque che Pechino faccia un po' passare questo lato tra le righe. Charlotte Cook, capo analista commerciale di VesselsValue, un'azienda che si occupa di fornire dati imparziali nel settore marittimo e aeronautico, spiega che i Trasponder Automatic identification system (Ais), ovvero trasmettitori e ricetrasmettitori che permettono lo scambio tramite wireless dello stato di navigazione, sono stati rimossi dalle stazioni situate sulle coste cinesi all'inizio di novembre, su istruzione delle autorità.

Le catene di approvvigionamento tremano - Se già c'erano difficoltà per la carenza di materie prime, il fatto di non sapere dove sono le navi della seconda potenza economica al mondo, e che è la principale fornitrice di carbone e ferro, mette ancora di più in crisi le catene di approvvigionamento. E con il fatto che Natale si avvicina e le spese pazze pure, si prevedono ritardi dovuti al fatto che le aziende che ordinano determinate merci dalla Cina, rischiano di perdere sempre più informazioni cruciali sui tempi di attracco, scarico e partenza delle navi.

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