Cerca e trova immobili

GERMANIAMerkel cede alle quote rosa, insorgono le imprese

26.11.14 - 21:25
E c'è chi tira in ballo la Costituzione.
Merkel cede alle quote rosa, insorgono le imprese
E c'è chi tira in ballo la Costituzione.

BERLINO - Angela Merkel cede alle quote rosa, ma le imprese tedesche non ci stanno. Dopo uno scontro politico pluriennale, la Germania è infatti pronta ad accettare le quote rosa nei consigli di vigilanza delle imprese quotate in borsa. Ma l'accordo raggiunto in un vertice della coalizione di governo al mondo economico della locomotiva europea continua a non piacere. E c'è chi tira in ballo la Costituzione.

Il disegno di legge sarà presentato nella seduta di gabinetto dell'11 dicembre, per far sì che nel 2016 108 imprese quotate in borsa lascino il 30% dei posti dei consigli di sorveglianza alle donne. Diversamente rimarranno vuoti. Ma non si prevedono, per ora, sanzioni. "Non possiamo permetterci di rinunciare alle competenze delle donne", ha detto parlando al Bundestag la cancelliera Angela Merkel, commentando l'intesa raggiunta su una norma che già esiste in molti paesi europei. E per il ministro della Giustizia, Heiko Maas, si tratta di "una decisione storica", che mette fine a uno scontro durato decenni. "Scommetto che le sedie non resteranno vuote", ha aggiunto a proposito dell'eventualità che gli organi di sorveglianza non vengano riempiti completamente.

Di fronte alle quote, invise ai conservatori, hanno dovuto mollare i bavaresi della Csu: anche perché il provvedimento era parte dell'accordo di programma siglato coi socialdemocratici a inizio legislatura. Anche i cristiano-sociali però oggi hanno tentato di sottolineare il contributo dato nel "limitare" la futura norma, per non rendere troppo pesante "l'impatto" sull'economia. Hanno attaccato il provvedimento invece la Linke (Sinistra) e i Verdi, all'opposizione: dal loro punto di vista il 30% è solo una "quotina".

Intanto dal mondo imprenditoriale si sollevano molte critiche: "Una quota del genere ignora il fatto che il criterio decisivo debba essere la qualificazione professionale", è il commento contenuto in una nota della BDA, associazione dei datori di lavoro. "È discutibile dal punto di vista costituzionale definire giusta una scelta che avvenga sulla base del sesso", si legge ancora.

"Stabiliamo le posizioni in base alle competenze non in base al sesso", ha commentato la Bayer. Mentre il colosso energetico Eon ha messo in guardia da uno "strumento burocratico" che non premia il merito. Secondo i dati forniti dalla Fidar, associazione delle "donne nei consigli di amministrazione", su 1669 membri di consigli in imprese tedesche quotate in borsa, solo 316 sono donne (i dati sono aggiornati allo scorso settembre), e cioè il 19%.

Sulle quote rosa la Germania non è proprio in prima fila. L'Italia, che ha inserito una quota nel 2011 per le imprese quotate in borsa controllate dallo stato, prevede a partire dal 2015 che entrambi i sessi occupino almeno un terzo dei consigli. In Paesi come Francia e Norvegia la quota di posti riservata alle donne è del 40%.

 

ATS
 
 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE