Decapita il suo capo e getta la testa in un cassonetto

Un 37enne cubano, che si trova illegalmente negli Stati Uniti, ha ucciso il gestore del motel dove lavorava davanti a moglie e figlio
DALLAS - Scene da film dell'orrore in un motel a Dallas, dove un dipendente, un cittadino cubano in Usa illegalmente, ha attaccato il gestore della struttura con un machete decapitandolo davanti agli occhi della moglie e del figlio, e gettando poi la sua testa in un cassonetto della spazzatura.
L'episodio risale a mercoledì ma è rimbalzato solo ora sui network nazionali come la Cnn. La polizia ha riferito che Yordanis Cobos-Martinez, 37 anni, stava pulendo una stanza con una collega, diventata testimone dell'aggressione. La donna ha raccontato che Cobos-Martinez si è arrabbiato quando il gestore, il 50/enne Chandra Nagamallaiah, di origine indiana, si è servito di lei per tradurre la sua richiesta di non usare una lavatrice rotta, invece di parlargli direttamente.
Il video di sorveglianza mostra Cobos-Martinez uscire dalla stanza del motel, estrarre un machete e attaccare Nagamallaiah. Dopo che la vittima ha tentato di fuggire, l'aggressione è continuata all'esterno, davanti alla moglie e al figlio della vittima. Entrambi hanno tentato di intervenire e fermare l'assalitore ma inutilmente.
L'uomo ha poi calciato la testa decapitata di Nagamallaiah nel parcheggio, per poi raccoglierla e gettarla in un cassonetto.
I registri pubblici collegano Cobos-Martinez a crimini commessi a Houston, in California e in Florida.




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