Stop alle sanzioni UE contro la Siria


L'intento è di risollevare il Paese martoriato dalla guerra dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad.
L'intento è di risollevare il Paese martoriato dalla guerra dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad.
BRUXELLES - I paesi dell'Unione europea hanno dato il via libera alla revoca di tutte le sanzioni economiche contro la Siria, nel tentativo di aiutare il paese devastato dalla guerra a riprendersi dopo la destituzione di Bashar al-Assad. Lo affermano fonti diplomatiche.
Allo stesso tempo, però, i 27 manterrebbero le sanzioni ai vertici del vecchio regime di Assad e colpirebbero i responsabili delle ultime violenze. «L'idea è la seguente: revoca delle sanzioni economiche e, parallelamente, adozione di misure contro le persone e le organizzazioni coinvolte in violenze settarie e violazioni dei diritti umani», spiega una fonte diplomatica. Il Consiglio seguirà quindi «con attenzione» gli sviluppi in Siria, al fine di poter agire rapidamente qualora la situazione dovesse evolvere «in modo negativo».
L'accordo preliminare, raggiunto al livello degli ambasciatori dei 27 Stati membri dell'UE (Coreper), deve ora essere adottato dai ministri degli esteri nel quadro del Consiglio affari esteri previsto nel pomeriggio a Bruxelles.
Stamani l'Alto rappresentante dell'UE per la politica estera Kaja Kallas, arrivando al Consiglio difesa-esteri, aveva affermato che «sulla Siria, mi auguro che oggi si raggiunga un accordo sulla revoca delle sanzioni economiche. È chiaro che vogliamo che ci siano posti di lavoro e mezzi di sostentamento per la popolazione, in modo da rendere il paese più stabile ed è per questo che, per poterlo fare, dobbiamo eliminare le sanzioni».
«Naturalmente - ha spiegato - abbiamo avuto discussioni molto intense. Ci sono preoccupazioni riguardo al fatto se il governo stia andando nella giusta direzione, ma credo che non abbiamo scelta: o diamo loro la possibilità di stabilizzare il paese o non lo facciamo» e si concretizzerà uno scenario simile a quello dell'Afghanistan.