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UCRAINAIl rifornimento dell'artiglieria russa in Ucraina potrebbe essere diventato più complicato

25.07.22 - 06:30
L'entrata in azione dei lanciarazzi Usa Himars potrebbe aver distrutto vari depositi, ma non solo
Reuters
Un lanciarazzi multiplo Himars in azione.
Un lanciarazzi multiplo Himars in azione.
Il rifornimento dell'artiglieria russa in Ucraina potrebbe essere diventato più complicato
L'entrata in azione dei lanciarazzi Usa Himars potrebbe aver distrutto vari depositi, ma non solo

KIEV - Una guerra combattuta principalmente a colpi d'artiglieria, quella in Ucraina. Le granate utilizzate ogni giorno dalle forze armate di Kiev sono nell'ordine delle 5-6mila, il che corrisponde al distruggere in dieci giorni la capacità produttiva di un anno da parte degli Stati Uniti. La Russia starebbe sparando a un ritmo addirittura dieci volte superiore, confidando probabilmente nei magazzini ancora ricolmi di epoca sovietica. Da oltre 150 giorni le esplosioni si susseguono quasi ininterrotte in svariate zone del paese, specialmente a sud e nell'est. Ora, però il ritmo delle detonazioni sembra essersi dilatato. Lo afferma David Axe per Forbes, citando le rilevazioni dei satelliti antincendio della Nasa.

Due le possibili spiegazioni: la prima è che l'avvenuta conquista della regione di Lugansk e i progressi in quella di Donetsk richiedono un utilizzo minore di obici e mortai. La seconda, ipotizzata nelle scorse ore, prevede uno scenario opposto: i russi sparano meno perché i razzi di fabbricazione statunitense dati agli ucraini potrebbero aver distrutto alcuni depositi di munizioni delle truppe occupanti.

La comparsa sulla scena dei lanciarazzi multipli Himars ha portato alla distruzione di «un centinaio di obiettivi di alto valore», come confermato da un alto funzionario della Difesa statunitense che ha richiesto di restare anonimo. Le foto pubblicate sui media e social di edifici industriali e depositi in fiamme fanno pensare che le truppe di Kiev abbiano fatto dei progressi sostanziali nel danneggiare le scorte di munizioni. I magazzini sono fondamentali «specificatamente per i russi e il modo in cui conducono la guerra», spiega l'esperto di studi sulla guerra del King's College di Londra Mike Martin. 

Per tutelare i colpi d'artiglieria superstiti, Mosca avrebbe deciso di spostare i depositi sempre più lontano dalla linea del fronte, in modo da sottrarli alla gittata delle nuove armi a disposizione di Kiev. Ciò comporta un certo ritardo nel far giungere i proiettili sul fronte: «I russi ora devono trasportare tutti quei rifornimenti, diciamo, per 100 chilometri anziché per 30 chilometri». Una questione prettamente logistica - alla quale bisogna sommare la penuria di camion - che potrebbe spiegare perché l'artiglieria russa non tuona più come prima sul fronte orientale.

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