Come procede l'inchiesta sulla sparatoria di Parigi

Continua la caccia alla persona che ha sparato. È sempre più probabile che sia stato un regolamento di conti
Continua la caccia alla persona che ha sparato. È sempre più probabile che sia stato un regolamento di conti
PARIGI - La polizia francese è sempre alla ricerca della persona che, nel primo pomeriggio di ieri, ha ucciso un uomo e ferito una donna fuori da un ospedale di Parigi.
Il killer è stato agevolato nella fuga da un complice che lo attendeva a bordo di uno scooter privo di targhe. Un testimone oculare, citato da Bfmtv, ricorda la sua estrema freddezza: «Se n'è andato come è venuto, non ha corso. Camminava normalmente, come se avesse appena preso un caffé e tutto fosse normale». Lo sparatore viene descritto di corporatura piuttosto alta e sportiva, mentre l'uomo alla guida del motoveicolo sarebbe stato più robusto.
Ambito criminale
Fin dalle primissime ore, al possibile atto terroristico si è privilegiata l'ipotesi del regolamento di conti nell'ambito della criminalità organizzata. Sono svariati gli elementi che lo fanno pensare, a partire dal comportamento del killer: ha aperto il fuoco sulla sua vittima con calma e determinazione, secondo il racconto di vari presenti. Il tentativo di fuga dell'uomo ucciso è stato stroncato da almeno due colpi alla testa, come in una vera e propria esecuzione. La donna ferita, agente di sicurezza dell'ospedale privato della Croce Rossa, si sarebbe trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato oppure potrebbe essere stata colpita da una pallottola vagante, ha ipotizzato il sindaco del 16esimo arrondissement parigino. Le sue condizioni sono giudicate gravi.
I precedenti della vittima
È presto emerso che la persona uccisa, un 33enne, aveva un curriculum criminale di tutto rispetto, tra traffico di stupefacenti e altri reati legati all'associazione a delinquere.





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