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Il delitto del carabiniere e il ruolo del mediatore

Iniziano a chiarirsi alcuni dettagli dei tragici fatti che hanno portato alla morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega
keystone-sda.ch/STF (Andrew Medichini)
Uno dei due indagati viene portato via dai Carabinieri.
Il delitto del carabiniere e il ruolo del mediatore
Iniziano a chiarirsi alcuni dettagli dei tragici fatti che hanno portato alla morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega
ROMA - Con il passare delle ore si chiariscono sempre più dettagli dei tragici fatti che hanno portato all'omicidio a Roma del carabiniere Mario Cerciello Rega. I due ragazzi americani accusati dell'omicidio sono stati ripresi da una tel...

ROMA - Con il passare delle ore si chiariscono sempre più dettagli dei tragici fatti che hanno portato all'omicidio a Roma del carabiniere Mario Cerciello Rega.

I due ragazzi americani accusati dell'omicidio sono stati ripresi da una telecamera mentre incontravano un uomo che, secondo il Corriere della Sera, è risultato essere il 45enne Sergio Brugiatelli. Incensurato, avrebbe la funzione di attirare i clienti e portali dai pusher. Non solo: fungerebbe anche da informatore delle forze dell'ordine, che per tale motivo ne tollererebbero la presenza.

I fatti - Durante l'incontro tra l'uomo e i due cittadini statunitensi - Gabriel Christian Natale Hjorth detto Gabe e Elder Finnegan Lee - non tutto va per il verso giusto. Elder prende lo zaino di Brugiatelli mentre l'amico cerca di acquistare 80 euro di cocaina, che si rivelerà essere aspirina sbriciolata. I due, però, distratti da una finta litigata, scappano dal luogo della compravendita senza controllare la merce. La matassa degli eventi successivi non è stata ancora del tutto dipanata dagli inquirenti. Si sa che Brugiatelli contatta i due ragazzi e chiede di riavere indietro lo zaino, e questo acconsentono solo in cambio dei soldi sborsati e di un grammo di vera cocaina. All'appuntamento - fissato dopo che Brugiatelli ha chiamato il 112 e spiegando dell'accordo fatto con i ragazzi - non si presenta il mediatore ma i due carabinieri. Forse subentra il panico nei due giovani, quel che è certo è che nella collutazione che segue il vicebrigadiere viene colpito da 8 coltellate e muore.

Le linee difensive - «Non ho mai visto un militare in borghese, credevo fossero due spacciatori. Io non capisco l’italiano». Lo avrebbe detto Lee poco dopo il fermo, che è stato convalidato anche se il 19enne si è avvalso della facoltà di non rispondere. In sostanza emerge la linea difensiva secondo cui il giovane - considerato il presunto esecutore materiale del delitto - non ha riconosciuto Cerciello Rega, che era in borghese, come un carabiniere.

La foto - Ha scatenato enormi discussioni la foto, scattata all'interno di una caserma dei Carabinieri, di uno dei due giovani ammanettato e bendato. Al netto delle strumentalizzazioni politiche che stanno avvelenando la discussione si segnala la presa di posizione dell'Arma dei Carabinieri, che ha parlato di «metodi inaccettabili» e che ha fatto sapere che l'autore della misura è stato trasferito.

Controlli antidroga a Roma - Dopo l'accaduto le forze dell'ordine hanno rafforzato i controlli per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. 18 persone sono state arrestate e i chili di droga sequestrati, di svariate tipologie, sono 4,4.

 

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