Le testimonianze dei molti, troppi, giovani che hanno assistito alla strage avvenuta nella notte in una discoteca di Corinaldo
ANCONA - «Mio figlio è sotto shock, ha visto gente uscire dal locale con le gambe rotte». È la testimonianza - raccolta dal portale “Ancona Today” - di un padre tornato da poco a casa dopo aver ripreso il figlio dalla Lanterna Azzurra di Corinaldo, teatro della tragedia avvenuta poco prima del concerto di trapper Sfera Ebbasta. Un dramma costato la vita a 6 persone, anche se il bilancio è ancora provvisorio visto che 13 feriti sono stati trasportati nei vari ospedali della regione in codice rosso, 9 in codice giallo e 45 in codice verde.
«Mio figlio e i suoi amici - prosegue l’uomo - sono stati fortunati perché il pullman che avevano preso per andare al concerto era in ritardo ed è arrivato poco prima della tragedia. Non hanno fatto neanche in tempo ad entrare». Secondo lui, lo spray urticante sarebbe stato spruzzato nel corso di una rissa all’interno del locale.
«Scene che non dimenticherò mai» - Un’altra sopravvissuta, una 16enne, ha parlato di «scene di devastazione, come in guerra, qualcosa che mai dimenticherò». Dice di aver visto qualcuno salire sul palco, incappucciato, e che di lì a poco si sarebbe scatenato l’inferno.
«Ho visto alcuni medici tentare di salvare una ragazzina, che avrà avuto non più di 16 anni, con il massaggio cardiaco. Di fianco a lei c'erano anche altri corpi, alcuni neanche si muovevano più. A quel punto ho cercato di capire cosa stesse succedendo e poco dopo ho visto proprio quella ragazza che purtroppo non ce l'ha fatta», è invece la testimonianza di un 23enne di Pesaro.
E poi a parlare sono soprattutto le lacrime di chi ha perso un conoscente, un amico, un figlio.
Affluenza doppia rispetto alla capienza - Gli investigatori nel frattempo stanno lavorando per accertare quante persone erano all'interno della discoteca: l'ipotesi investigativa è che il numero dei presenti fosse superiore a quello consentito. I titolari della discoteca sono stati già sentiti.
E dai primi accertamenti in corso da parte della procura di Ancona emerge che sarebbero stati venduti 1.400 biglietti, presumibilmente tutti numerati, ma la capienza della discoteca era solo di 800 posti.
Il ministro dell'Interno Salvini, che su Twitter ha espresso il suo cordoglio per le vittime, ha spiegato: «Mi sembra che la capienza fosse inferiore alle 900 persone, anche un'unità in più è stata un errore che ha complicato tutto. Io mi tengo in contatto costante». E ha aggiunto, «mi piacerebbe molto andare a Corinaldo, se ciò non sarà di intralcio alle operazioni complicate che stanno conducendo le forze dell'ordine».
Non si può morire così a quindici anni, un pensiero e una preghiera per i sei morti di stanotte nelle Marche, e una speranza per i tredici feriti gravi ancora ricoverati. E un impegno: trovare i responsabili.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 8 dicembre 2018
Oggi alle 11 in Piazza del Popolo un minuto di silenzio. #Ancona pic.twitter.com/0bkQiKgMAX